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Luigi Manzi
Pubblicate le linee guida generali per la formulazione dei quesiti da porre ai 26mila candidati chiamati a sostenere la prima prova orale del nuovo esame da avvocato. La Commissione centrale costituita presso il ministero della Giustizia ha predisposto anche i criteri di valutazione da adottare nella sessione “preselettiva”, che si terrà da remoto a partire dal 20 maggio, davanti ai 1.500 componenti di 256 sottocommissioni. Come già reso noto in precedenza, questa prima prova consisterà «nell’esame e nella discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma di risoluzione di un caso, che postuli conoscenze di diritto sostanziale e processuale» in una materia scelta preventivamente dal candidato regolata dal codice civile o penale o amministrativo. In base a quanto previsto dalle linee guida il candidato sarà chiamato a dimostrare:
- l’efficacia dei collegamenti del caso proposto alla applicabile disciplina sostanziale e processuale; l’adeguatezza di inquadramento delle problematiche coinvolte;
- la capacità di individuazione soluzioni, anche alternative, e prospettabili criticità;
- la capacità di appropriata organizzazione degli argomenti;
- la correttezza e la capacità di sintesi dell’esposizione.