Milano, 26 set. (Adnkronos) - La posizione contributiva di Federica Bottiglione, ex dipendente di una delle società del gruppo Visibilia fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, deve essere ancora regolarizzata. Lo sostiene la procura di Milano nelle osservazioni depositate in tribunale, Sezione specializzata in materia di imprese, in vista dell'udienza di giovedì 28 settembre per discutere sul procedimento aperto dopo una denuncia dei piccoli azionisti che chiedono l'invio di ispettori. L'ex dirigente di Visibilia Editore, con il ruolo di investor relator officer, ossia delegata di redigere e gestire le comunicazioni al mercato della società quotata in Borsa, aveva raccontato di aver continuato a lavorare quando, da marzo 2020 a novembre 2021, era ufficialmente in cassa integrazione a zero ore nel periodo del Covid. Un'accusa che potrebbe configurare l'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato - il fascicolo in questione non ha al momento indagati - ma che il gruppo respinge: nel documento depositato ieri dalla società al collegio "si fa presente come Visibilia editrice srl abbia già provveduto a regolarizzare la posizione con l'Inps in riferimento alla lavoratrice Bottiglione". Dichiarazione corretta che, però, lascia aperta il conflitto tra gruppo e procura. La lavoratrice era stata messa in cassa integrazione dalla Visibilia editore spa, dove ha lavorato fino al 31 dicembre 2021 prima di essere trasferita in Visibilia editrice srl a decorrere dal 1 gennaio 2022, ma il versamento 'risarcitorio' di 14.431 euro di contributi Inps del marzo 2023 è stato emesso dalla srl e "l'aver effettuato un pagamento da parte di un altro datore di lavoro rispetto a quello che ha richiesto e usufruito delle integrazioni salariali non determina alcuna regolarizzazione" sostengono l'aggiunto Laura Pedio e la pm Maria Giuseppina Gravina. Una conclusione condivisa dall'Inps: per l'istituto non c' stata nessuna regolarizzazione della posizione dell'ex dipendente Bottiglione.