Roma, 19 lug (Adnkronos) - "La proposta di direttiva europea approvata dalla Commissione europea -che la commissione Affari europei della Camera dei deputati ha rigettato anche con il voto di Azione- arriva al punto di prevedere sanzioni penali non solo per l’abuso d’ufficio nel settore pubblico, ma anche per il settore privato in caso di 'esecuzione' o 'omissione di un atto, in violazione di un dovere, da parte di una persona che svolge a qualsiasi titolo funzioni direttive o lavorative per un'entità del settore privato nell'ambito di attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o commerciali al fine di ottenere un indebito vantaggio per sé o per un terzo'. Una follia allo stato puro". Lo dice il deputato di Azione Enrico Costa. "Questa direttiva sarebbe contrastante con la Convenzione di Merida, a sua volta sottoscritta e ratificata sia dall’Unione sia dai suoi Stati membri, che prevede un’incriminazione meramente facoltativa per quanto riguarda l’abuso d’ufficio, la corruzione nel settore privato, e l’arricchimento illecito nonché altre fattispecie disciplinate dalla proposta della Commissione europea. È quindi difficilmente giustificabile un simile intervento che potrebbe alimentare il rischio di realizzare squilibri non trascurabili in termini di proporzionalità del sistema", aggiunge Costa.
Ue: Costa, 'direttiva anticorruzione è follia pura, da Azione no'
19 luglio, 2023 • 13:10