Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Abbiamo fatto sentire la voce italiana su tanti dossier e lorientamento è progressivamente cambiato. Penso alle norme sulle emissioni, sugli imballaggi, sui fitofarmaci, sulla rotazione forzata o sulla messa a riposo obbligatoria dei terreni. Certo, non tutte le questioni sono risolte, ma io credo davvero che il cammino di marcia sia evidente. E che il buon senso stia iniziando a prevalere". Lo rivendica la premier Giorgia Meloni nel videomessaggio indirizzato all'Assemblea di Confagricoltura, oggi a Bruxelles. "Laltra priorità che siamo chiamati ad affrontare - rimarca la presidente del Consiglio - è la revisione della Politica agricola comune. La PAC con la quale ci confrontiamo è stata immaginata prima della pandemia e prima del conflitto in Ucraina, in un mondo completamente diverso da quello attuale. E allora serve una riforma profonda dellassetto che abbiamo ereditato, perché la Pac torni a perseguire quegli obiettivi strategici di natura economica e sociale che erano previsti dai trattati europei: da un lato garantire sicurezza agli approvvigionamenti di cibo di qualità ai nostri cittadini, dallaltro assicurare un adeguato tenore di vita a chi quel cibo lo produce. Obiettivi che possono essere raggiunti solamente sostenendo il reddito degli agricoltori. E questo passa per forza di cose da unaltra battaglia decisiva, che è quella contro la concorrenza sleale dei prodotti che arrivano da Nazioni terze che non rispettano le stesse regole sanitarie, ambientali e sociali che i nostri agricoltori e pescatori sono vincolati a rispettare. Per questo, lItalia si farà portavoce delle richieste degli agricoltori, chiederà alla Commissione europea di negoziare con maggiore incisività e determinazione gli accordi con i Paesi extra-Ue, e stabilire norme più stringenti e anche precisi standard di reciprocità". "In questo quadro - per Meloni - è fondamentale il capitolo dei controlli, e a livello nazionale noi siamo dallinizio in prima linea. Abbiamo istituito una cabina di regia interforze, definito un Piano straordinario di controlli per il 2024. Questo ci permetterà di allargare lo spettro delle filiere sottoposte a verifica e così aumentare il numero degli agenti impiegati nei punti sensibili, come i porti di arrivo delle merci".