Singapore, 16 mag. (Adnkronos) - E' prevista oggi a Singapore l'impiccagione di un trentasettenne singaporiano di etnia malese condannato a morte per il traffico di 1,5kg di cannabis. L’esecuzione avverrà all’interno della prigione di Changi alla mezzanotte di oggi, ora italiana. Lo rende noto Nessuno tocchi Caino. L’uomo, in carcere da sette anni, ha chiesto la riapertura del caso dopo aver ricevuto la notifica di esecuzione la settimana scorsa. Secondo il prigioniero, le impronte digitali e il Dna presenti esclusivamente su una piccola parte del carico di droga potrebbero salvargli la vita, modificando la sentenza in ergastolo e fustigazione. A Singapore - ricorda la ong impegnata nell'abolizione della pena di morte nel mondo - la pena capitale è prevista solo per chi traffica più di 500g di cannabis. Questa mattina, la Corte ha però respinto la richiesta del condannato senza concedere un’ultima udienza in tribunale. Le possibilità di ricevere la grazia sono pressoché inesistenti. Una volta eseguita la sentenza, la macabra conta delle impiccagioni a Singapore salirà a due in meno di un mese. Anche la precedente esecuzione è stata dovuta al traffico di cannabis (1kg). I familiari del condannato a morte hanno chiesto di non rivelare l’identità del proprio caro. Le informazioni sono state condivise anonimamente dalla ong locale Transformative Justice Collective. Il Singapore Prison Service non rilascia informazioni complete e puntuali sulle esecuzioni, che avvengono in segreto.
Pena morte: Nessuno tocchi Caino, seconda esecuzione in un mese a Singapore
16 maggio, 2023 • 10:30