Roma, 22 set. (Adnkronos) - "Con Giorgio Napolitano scompare uno statista italiano ed europeo di grande autorevolezza. La sua visione politica si fondava sulla storia, sul senso dello Stato, sulla comunanza di destino tra Italia ed Europa. Uomo esigente con se stesso e con gli altri, il suo modo di fare politica era lesatto contrario di quello, così diffuso oggi, che genera sfiducia nei cittadini. Non inseguiva il consenso e la popolarità, la sua innata severità era lopposto della demagogia". Lo afferma il senatore a vita Mario Monti. "Convinto sostenitore del ruolo primario del Parlamento, sia nazionale che europeo, ha mostrato egli stesso, quale Presidente della Repubblica, che una Repubblica parlamentare -aggiunge l'ex premier- non è affatto incompatibile con il governare con tempestività ed efficacia, anche in frangenti drammatici della politica e delleconomia. Durante gli anni della sua Presidenza, lItalia ha avviato riforme strutturali, anche impopolari, più di quanto sia riuscito, ad esempio, alla Francia, Repubblica presidenziale". "Nellunirmi al cordoglio generale per la scomparsa del Presidente Napolitano, con il quale ho avuto lonore di collaborare in una fase difficile per il nostro Paese trovando in lui unalta guida, sempre rispettosa dei rispettivi ruoli, sono particolarmente vicino -conclude Monti- alla signora Clio e ai familiari".