Roma, 4 dic. (Adnkronos) - "È certamente una priorità rilanciare la Strategia per la Montagna Italiana. Sono i diritti" quali "la sanità, la scuola, il superamento del divario digitale -fondamentale per rendere operative opportunità occupazionali-, l’accessibilità ai servizi e i trasporti pubblici, a partire dalla rete ferroviaria, troppo spesso così carente se non sottratta, nelle aree interne". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale l'Unione nazionale dei Comuni, Comunità, Enti montani". "Le Regioni -ha ricordato il Capo dello Stato- sono state chiamate a essere attrici in questo processo e si tratta di far sì che protagonisti siano i territori e le popolazioni montane, coinvolte, con le loro istituzioni, nella eliminazione degli squilibri socio-economici con il resto del territorio nazionale, impegnate nella missione della difesa del suolo e della protezione della natura, secondo quanto dettava l’articolo 2 della legge 1102 del 1971 che, superando l’esperienza dei consorzi di Comuni, istituiva le Comunità montane, affidando loro la elaborazione dei propri piani di sviluppo". "Nuto Revelli, il cantore del 'mondo dei vinti', riassumeva in tre parole i valori che la montagna e le sue genti proponevano: libertà; confini; solidarietà. Spirito di libertà, che si traduceva nell’insofferenza verso ogni prepotenza e verso i confini, naturali o artificiali o sociali che fossero. Spirito di solidarietà. Quello che ha sempre animato le genti delle Terre Alte fra loro -fossero da un lato o dall’altro della valle o del monte- o verso l’estraneo. Perché laddove la vita è più dura, si fanno strada i valori più autentici della persona. La nostra Costituzione ne è fedele specchio e, per questo, la Repubblica -ha concluso Mattarella- è riconoscente verso le genti di montagna".
**Montagna: Mattarella, 'prioritaria strategia per rilanciarla'**
4 dicembre, 2023 • 16:00