Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "La disponibilità di carburante e forniture mediche ha raggiunto livelli critici all'ospedale di Al-Aqsa, nellarea di mezzo della Striscia di Gaza, a causa della chiusura delle strade, mentre centinaia di pazienti hanno bisogno di cure d'emergenza a causa degli incessanti bombardamenti israeliani". E' quanto denuncia in un comunicato Medici Senza Frontiere (Msf), precisando che l'ospedale di Al-Aqsa, dove lavora e vive lo staff palestinese e internazionale di Medici Senza Frontiere, dal primo dicembre riceve in media 150-200 pazienti feriti di guerra al giorno. "I pazienti ricoverati sono 700 e ne arrivano sempre di nuovi. Stiamo esaurendo le forniture essenziali per curarli - afferma Marie-Aure Perreaut Revial, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza - La carenza di medicinali e di carburante potrebbe impedire all'ospedale di fornire interventi chirurgici salvavita o cure intensive. Senza elettricità i ventilatori non funzionerebbero più, le donazioni di sangue sarebbero interrotte e la sterilizzazione degli strumenti chirurgici sarebbe impossibile. E' fondamentale facilitare la fornitura di materiale umanitario. L'ospedale ha urgente bisogno di set chirurgici, fissatori esterni per fratture e farmaci essenziali, compresi quelli per le malattie croniche". Msf chiede "un cessate il fuoco immediato e permanente e la fine dell'assedio" e insiste perché "le forniture mediche e gli aiuti umanitari devono essere forniti con urgenza in tutta la Striscia di Gaza".