Milano, 23 ott. (Adnkronos) - Domenico Livrieri resta in carcere dopo aver confermato al gip di Milano Alessandra Di Fazio di aver ucciso la vicina di casa Marta Di Nardo, 60 anni, conosciuta circa un mese prima al bar e con la quale aveva un rapporto di amicizia e assistenza reciproca. L'omicido risale al 4 ottobre scorso quando l'uomo contatta l'amica "perché doveva restituirle venti euro" si legge nel provvedimento del giudice. Una volta in casa e seduti sul bordo del letto a conversare, il 46enne - - quando la donna si gira - "le sferrava un colpo con un coltello - nascosto precedentemente sotto la coperta - all’altezza del collo". Dopo averla uccisa, per sua stessa ammissione l'ha nascosta "sotto al letto per circa una settimana, preoccupandosi prima di ripulire tutto. Dopo di che, Livrieri aveva deciso di tagliarla a metà con lo stesso coltello utilizzato per ucciderla e dopo aver avvolto ciascun pezzo all’interno di due coperte, riponeva tutto nella botola (della cucina, ndr), sperando di non essere scoperto". La scomparsa di Marta viene denunciata solo il 17 ottobre e i carabinieri arrivano al fermo, disposto dal pm Leonardo Lesti, venerdì 20 ottobre. Quando un giorno la sorella, gli aveva fatto visita e gli aveva fatto osservare che in casa c’era un pessimo odore, Livrieri si giustifica "adducendo che si trattava di carne andata a male. Infine - si legge nell'ordinanza-, si dichiarava dispiaciuto per quanto accaduto e sollevato che finalmente lo avessero portato in carcere".
Milano: uccide vicina di casa, arrestato a sorella 'puzza è carne andata a male'
23 ottobre, 2023 • 12:45