Milano, 19 gen. (Adnkronos) - La sentenza dei giudici del tribunale di Milano con cui l'europarlamentare Lara Comi è stata condannata a quattro anni e due mesi nel processo noto come 'Mensa dei poveri' "offre ampi spazi argomentativi in fatto e in diritto per richiedere, con l’atto di appello, il riconoscimento dell’innocenza dell'onorevole Comi dalle accuse per le quali è stata inflitta una condanna che è certamente ingiusta e priva di solido supporto probatorio". Lo sostiene in una nota il suo difensore, l'avvocato Gian Piero Biancolella. Per il difensore, dalla lettura della sentenza emerge come non siano stati tenuti in debita considerazione i criteri indicati dalla Suprema Corte di Cassazione in tema di valutazione degli indizi, né l'apporto probatorio documentale prodotto dalla difesa "a riprova della trasparenza dell’operato di Lara Comi e segnatamente l’analisi dei conti correnti personali e l’analisi della documentazione bancaria effettuato sia dalla Banca d’Italia che dalla Gdf senza riscontrare alcuna anomalia". A Biancolella "desta particolare perplessità e stupore l’inutile coinvolgimento della madre dell'onorevole Comi nelle motivazioni della sentenza. Nel corso del dibattimento è stato infatti ampiamente dimostrato che l’assunzione di quest’ultima, quale assistente parlamentare, è il frutto di un errore del terzo erogatore e che in ogni caso l’ammontare di quanto erroneamente percepito è stato interamente restituito al Parlamento europeo dal terzo erogatore".
Milano: legale Comi, 'condanna ingiusta e senza prove, faremo appello'
19 gennaio, 2024 • 16:50