Milano, 1 lug. (Adnkronos) - LArchivio di Stato di Milano si rinnova e si apre alla città, alla comunità civile degli studiosi e dei ricercatori. Dal prossimo lunedì 3 luglio il servizio al pubblico diventa con accesso libero senza prenotazione, secondo un orario continuato di 10 ore al giorno dal lunedì al giovedì, di 8 al venerdì e di 6 al sabato. I prelievi di materiali dai depositi saranno orari e anche pomeridiani. La revisione del servizio al pubblico rientra in un ventaglio di interventi di riorganizzazione e di iniziative che mirano a ridisegnare il profilo dellistituto e a riposizionarlo nel tessuto istituzionale e culturale della città e del territorio, per ridargli il ruolo centrale e strategico che la sua posizione fisica, nel cuore di Milano, ricorda continuamente: "A partire dalla piena riaffermazione della missione istituzionale di garantire la più ampia accessibilità possibile al patrimonio documentale conservato -spiega il direttore Annalisa Rossi, insediatosi lo scorso 1 maggio alla guida dell'istituto- intendiamo riportare al centro i cittadini e i loro bisogni di conoscenza e di appartenenza, la loro necessità di tornare a sentirsi comunità a partire dalla riappropriazione fisica di un luogo (Palazzo del Senato, già sede del Collegio Elvetico dove si formavano i Gesuiti, poi sede del Senato in età napoleonica) e dei significati, intrinseci ed estrinseci, di cui esso è portatore. La porta al n. 10 di Via Senato si fa limen, da limes che era: porta di accesso alla conoscenza, di sé e degli altri". Nella stessa direzione, sono in corso di progettazione cicli di iniziative legate a due date importanti che ricorrono questanno: il 150esimo dellArchivio di Stato (risale al 4 giugno 1873 il primo uso attestato della carta intestata ufficiale dellIstituto) e il 60esimo dal Dpr n. 1409/1963, la legge sugli archivi che ha disegnato e dato vita allordinamento attuale dellAmministrazione archivistica italiana e alle relative funzioni di conservazione e tutela. Il ciclo '1963-2023: 60 anni in viaggio' vedrà lArchivio di Stato di Milano e la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia promuovere una 'call to action' pubblica, finalizzata ad accogliere partecipazione, esperienze e contributi di soggetti produttori e conservatori di archivi, pubblici e privati, di operatori, di istituzioni che vogliano contribuire alla riflessione su quanto accaduto in questi 60 anni di archivi in Italia, al fine di comprendere la realtà attuale e disegnare un percorso di sviluppo futuro, con nuovi modelli organizzativi e gestionali.