Palermo, 25 gen. (Adnkronos) - Beni per circa 3,8 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Messina a un professionista originario di un piccolo paese della fascia tirrenica messinese, residente solo formalmente a Cipro, ritenuto responsabile della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Le indagini, coordinate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno fatto luce sul patrimonio di un cittadino da tempo emigrato all'estero e ora deceduto, titolare di ingenti disponibilità finanziarie per quasi 9 milioni di euro, detenuti allestero. Secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, al termine di una lunga attività imprenditoriale in Nuova Zelanda, l'uomo aveva fatto rientrare in Italia limporto complessivo di 9 milioni di euro, profitto della cessione di immobili, per i quali alcun tributo era stato corrisposto all'estero, determinando un reddito di capitale, soggetto a tassazione in Italia, con unimposta quantificabile in 3,8 milioni di euro. Dopo il decesso, gli eredi sono entrati in possesso dellintera somma e uno di loro, l'attuale indagato, un avvocato, in virtù di specifica delega conferitagli dai coeredi, avrebbe disposto il trasferimento della somma su conti esteri accesi ad hoc in Gran Bretagna, Germania, Lussemburgo, Bulgaria e Lituania, di fatto sottraendo limporto di 3,8 milioni di euro corrispondente allimposta da versare allErario. "Il professionista, al fine di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva da parte degli uffici dellamministrazione finanziaria, con tale comportamento, si assicurava un indebito vantaggio patrimoniale altrimenti non spettante", spiegano dalle Fiamme gialle. Di qui il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme di denaro e dei beni immobili, anche nella forma 'per equivalente'.