Roma, 20 mag. (Adnkronos) - Mentre migliaia di cittadini sono ancora alle prese con acqua, fango e frane, è davvero fastidioso dover replicare al solito sciatto tentativo di Matteo Renzi di lucrare consenso propinando panzane ai cittadini. Peccato però che il dossier tanto sventagliato dal leader di Iv abbia per oggetto proprio la sua strombazzata struttura 'Italia sicura', e che ne tracci un quadro tuttaltro che edificante". Così in una nota i deputati M5s in comm. Ambiente e Lavori Pubblici Ilaria Fontana, Patty LAbbate, Daniela Morfino e Agostino Santillo. "Nellautunno 2017 ad esempio, quindi a tre anni dal suo avvento, una nota stampa della stessa struttura evidenziava che solo l11% dei 9400 progetti era pronto per andare a gara. Quindi evidentemente tra il 2014 e il 2017 i tecnici di Italia Sicura non è chiaro cosa abbiano fatto. La stessa Corte dei Conti stronca il Piano di intervento approntato in quegli anni da questa struttura, bollandolo come una semplice e disomogenea raccolta di progetti e richieste di finanziamenti. Tanto che poi si scopre che quel Piano è rimasto nero su bianco in un report, ma non si è mai tradotto in provvedimenti concreti". "I giudici contabili bocciano anche il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, tanto per completare il quadro: anche quello made in Italia Sicura. Quando Renzi quindi si gonfia il petto di fronte ai mirabolanti successi della creatura del suo governo non si sa bene a cosa si riferisca, visto che i risultati raggiunti sono impalpabili. E se il governo Conte I nel 2018 decise di farne a meno fu proprio per questa lampante inconcludenza. Resta purtroppo tutta la sgradevolezza di un leader politico ormai ossessionato dal consenso, che in giornate drammatiche come queste lancia accuse a casaccio e tenta maldestramente di mettersi in bella mostra. Come si dice in certi casi, un bel tacer non fu mai scritto.