Milano, 6 mar. (Adnkronos) - Nella pianura bergamasca si consumano 2.850 dosi di cocaina al giorno, 8.800 di cannabis e 450 di eroina e cresce anche l'assunzione di sostanze stupefacenti sintetiche. Questo lo scenario emerso da un'indagine promossa dall'Associazione genitori antidroga (Aga), in collaborazione con lIstituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, presentata questa mattina a Palazzo Pirelli di Milano. "La società sta cambiando -spiega il presidente del Consiglio regionale lombardo, Federico Romani-. Le nostre città stanno cambiando e con esse anche il mondo dei giovani, soprattutto dei minori. I casi di difficoltà nella gestione delle relazioni sono condizioni che rischiano di avvicinare i più giovani e i più fragili al mondo delle dipendenze. Insegnanti, genitori, educatori e studenti devono prendere posizione di fronte a fenomeni di emergenza sociale, come la droga, rifiutando lindifferenza. È fondamentale prevenire situazioni di isolamento e promuovere occasioni di confronto e di crescita: strumenti indispensabili per affrontare potenziali disagi ed evitare il fenomeno delle dipendenze. Dobbiamo ripartire da qui per ricostruire relazioni sane nelle comunità". Nel 2020 Il Consiglio regionale della Lombardia, primo in Italia, ha promosso una legge sul consumo di sostanze stupefacenti, la legge n.23/2020: "Per finanziare la legge 23 -precisa il presidente della commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia, Emanuele Monti (Lega) abbiamo già stanziato 9 milioni di euro, mentre altri 17 milioni saranno investiti questanno-. La legge 23 è uno strumento normativo fortemente innovativo: la Lombardia sarà la prima regione in Italia a creare negli ospedali posti letto dedicati alle persone con problemi di tossicodipendenze, la presa in carico del paziente sarà ampliata anche ai pazienti e unattenzione particolare sarà rivolta alla cura dei minori, al loro recupero sociale e formativo. Infine, la legge allarga il campo alle nuove dipendenze come labuso di farmaci, il gioco dazzardo e la dipendenza da internet". "Dal report presentato questa mattina -sottolinea il consigliere regionale Giovanni Malanchini (Lega)- emergono dati drammatici sulluso delle sostanze stupefacenti nella pianura bergamasca. Regione Lombardia sta affrontando questo fenomeno secondo una logica multidisciplinare puntando al trattamento sociosanitario delle tossicodipendenze, ma anche allazione di prevenzione. È un lavoro che stiamo portando avanti in sinergia con gli enti locali e, in particolare, con i Sindaci che sono le sentinelle dei territori e, nella lotta alle dipendenze, sono i primi punti di riferimento delle loro comunità". "È nostro compito dare le risposte necessarie per fronteggiare un fenomeno che è in continua crescita: non più solo limitato al consumo di stupefacenti, ma esteso anche a comportamenti compulsivi come il gioco dazzardo e correlato al sistema della criminalità", evidenzia la consigliera regionale Paola Bulbarelli (Fratelli dItalia), componente del Comitato di indirizzo e coordinamento istituito dalla legge regionale n°23/2020. "La situazione in Lombardia -prosegue- è molto preoccupante e vede la nostra regione al primo posto per dipendenze: 7 adolescenti su 10 fanno uso di sostanze stupefacenti, le ragazze hanno superato i maschi per il consumo di alcol che è in impressionante aumento, 6 su 10 hanno giocato dazzardo almeno una volta e solo il 27% considera la ludopatia una malattia. La droga e le nuove dipendenze sono una piaga sociale da combattere ogni giorno e con ogni mezzo a disposizione". Al convegno, moderato dal giornalista Marco Birolini, hanno partecipato anche il Consigliere regionale Carlo Borghetti (Pd), lAssessore alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco e il presidente di Arca Mantova Maurizio Mirandola.