Roma, 11 ott (Adnkronos) - "E' indubbio che il nostro percorso politico renda necessaria un’analisi critica, sommariamente riassumibile nella domanda: cos’è andato storto?". Lo scrive Luigi Marattin nel documento dal titolo 'Per una comunità liberal-democratica libera e forte' presentato in vista del Congresso di Italia viva che si svolgerà domenica prossima. "Non è una mozione congressuale, perché ad essa non vi è associata nessuna candidatura alla carica di presidente nazionale, regionale o provinciale", chiarisce il deputato di Iv che annuncia: "L'autore sosterrà la candidatura a presidente nazionale di Matteo Renzi". Nel suo "contributo", letto dall'Adnkronos, Marattin invoca "un vero, onesto e leale dibattito nella nostra comunità", premettendo che "questo documento non è neanche un appello o un 'manifesto', infatti, non verrà aperto alle sottoscrizioni. Non abbiamo bisogno di contarci o organizzare correnti". In quattro capitoli, più le conclusioni, il deputato di Iv analizza prima di tutto la figura di Renzi. "La più grande intelligenza politica che il nostro Paese ha vissuto negli ultimi decenni e ha ancora molto da dare all’Italia e all’Europa". Per l'autore, "coraggio" e "acume politico" dell'ex premier rimangono "un orgoglio per chiunque faccia parte della nostra comunità politica". Ma il documento promuove anche una "riflessione critica" sull'esperienza di Iv e non solo. (Adnkronos) - Sul Pd, Marattin scrive: "A gran parte del gruppo dirigente tradizionale di quel partito non bastò vedere Renzi vincere democraticamente ben due congressi, nel 2013 e nel 2017, per non vedere più lui e il suo gruppo dirigente come usurpatori illegittimi e, soprattutto, come pericolosi eretici nella chiesa del socialismo". Nel documento si legge di "dirigenti emiliano-romagnoli che facevano a gara di servilismo con il leader quando calpestava la terra locale, per poi incoraggiare e avallare iniziative contro il Jobs Act quando l’aereo del premier ripartiva alla volta di Roma". Sull'esperienza di Italia viva, Marattin parla tra l'altro di "due aspetti su cui occorre aprire una onesta riflessione critica, e non riguardano solo il passato: vale a dire quello di aver strutturato l’azione politica tralasciando quasi completamente quella partitica". Ancora, "Italia viva non ha mai riunito una sola volta il proprio organo direttivo nazionale (il “comitato nazionale”), e si è limitata a riunire il proprio organo esecutivo (la “cabina di regia”, nella quale tra l’altro mancava una attribuzione di deleghe e funzioni) una manciata di volte in tutto". Per l'esponente di Iv, "il modello che Italia Viva ha seguito è stato quello totalmente incentrato sulla figura del leader", mentre la Leopolda e la Scuola di formazione sono "due bellissime e insostituibili occasioni per chiamare a raccolta la nostra comunità e rafforzarla, ma che tuttavia non possono essere sostitutive di una funzionale organizzazione partitica fatta di riunione regolare degli organismi dirigenti e di discussione politica vera". (Adnkronos) - Per l'autore del "contributo", poi, "in un modello come quello descritto, il vincolo di appartenenza al progetto viene inteso esclusivamente nell’ottica di riconoscenza al leader. Le accuse che spesso sono state rivolte a chi ha scelto di abbandonare il nostro percorso o ha semplicemente espresso dubbi ('beneficiario rancoroso', 'ingrato', ecc) sono indicative di una visione in cui l’appartenente al progetto viene considerato eterno debitore, in quanto deve interamente al leader la propria attuale posizione, e persino le apparizioni tv". Quindi, si legge ancora, "va superata la forma-partito che è stata largamente prevalente in questi ultimi trent’anni: un’associazione a cui si aderisce per il carisma del fondatore, e non per la visione di società che quella associazione veicola e per quei valori identitari che la connotano". Per il futuro di Iv, Marattin spiega: "L’obiettivo politico di Italia Viva è quello di proseguire il percorso di riunione di tutti i liberaldemocratici e riformisti italiani in un’unica comunità politica, e in uno stesso partito". E "il cammino verso le elezioni europee deve essere caratterizzato dal tentativo fino all’ultimo secondo di costituire una lista unitaria che si richiami a Renew Europe".
**Iv: 'cos'è andato storto?', Marattin presenta documento per il Congresso**
11 ottobre, 2023 • 16:10