Roma, 12 set. (Adnkronos) - "La presidente Meloni, come si dice a Roma, se la canta e se la suona. Il suo intervento all’assemblea dei parlamentari di Fratelli d’Italia ci racconta di un’autoreferenzialità politica, ma anche psicologica, che fa a pugni con la realtà. Meloni immagina, perché di immaginazione si tratta, che prima di lei l’Italia fosse un Paese alla deriva, reietta in Europa e nel mondo. Tutto quello di buono che è stato fatto lo ha fatto lei, quello di sbagliato è stato fatto da chi ha governato prima di lei. Una lettura tanto entusiastica è ridicola anche in campagna elettorale". Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Azione. "Sembra che prima di lei - prosegue -, il signor Draghi fosse uno sconosciuto arrivato per caso sulla ribalta politica. L’Italia governata da Meloni è un Paese entrato in una stagione complicata sul piano economico e sociale. L’Italia governata da Meloni sta rianimando nell’Unione europea quelle perplessità che Draghi aveva cancellato con la sua autorevolezza. I suoi attacchi e quelli del suo governo al commissario Paolo Gentiloni segnalano una propensione all’autolesionismo tipica di chi antepone la propria visione ideologica ai fatti della realtà". "Tanta autoesaltazione è soltanto rivelatrice delle difficoltà in cui la presidente Meloni si è infilata senza essere aiutata da nessuno. Ha fatto tutto da sé", conclude Ruffino.
Governo: Ruffino (Az), 'Meloni se la canta e se la suona, prigioniera della sua propaganda'
12 settembre, 2023 • 11:20