Roma, 23 nov. (Adnkronos) - Il governo prova a sbloccare il rilancio dell'ex Alcoa di Portovesme, il sito siderurgico rilevato da Sideralloys nel 2018. E in una riunione tra Mef e Mimit, allargata a Invitalia, Sace e Mediobanca, infatti , avrebbe costruito una proposta alternativa all''attivazione di una garanzia Sace, al momento impercorribile, con cui coprire circa il 90% del prestito bancario da 160-170 milioni previsto a sostegno dal piano industriale disegnato 5 anni fa dalla società svizzera guidata da Giuseppe Mannina e necessario per assicurare all'impianto la produzione di alluminio primario. La soluzione proposta, apprende l'Adnkronos, prende la forma di una diversa garanzia Sace sugli investimenti green dell'80% ('Supporto Italia) di più immediata attivazione. Ora, a stretto giro di posta, dovrebbero essere previsti incontri ad hoc tra Sideralloys e Sace per dettagliare la proposta e verificare quanti investimenti green, tra quelli previsti dal rilancio del sito, riusciranno a rientrare in questa nuova garanzia e quanti siano quelli che invece resteranno fuori. Ma anche per questi ultimi, si apprende ancora, ci sarebbe una sorta di ciambella di salvataggio: potrebbero rientrare infatti nel 'progetto Archimede' inserito nella prossima manovra economica del governo che a breve inizierà il suo iter parlamentare anche se saranno fruibili solo da gennaio 2024. Una soluzione ancora da dettagliare, dunque, ma che potrebbe risolvere i problemi di produzione del sito il cui rinvio sta creando tensioni: al momento gli occupati non superano i 300 lavoratori mentre altri 1.000, tra diretti e indiretti, restano in cig in deroga peraltro in scadenza il prossimo 31 dicembre e senza opzione di proroga in quanto giunti al sesto rinnovo consecutivo.