Roma, 8 ago. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dellInterno Matteo Piantedosi, ha avviato lesame di un disegno di legge che delega il Governo alla revisione delle leggi sullordinamento degli Enti locali. Le nuove norme -spiega il comunicato di palazzo Chigi- intendono garantire la coesione sociale, territoriale e ordinamentale, nellunità e indivisibilità della Repubblica, la regolare costituzione e il funzionamento degli organi elettivi di Comuni, Province, Città metropolitane ed Enti locali rappresentativi del territorio e delle popolazioni, e assicurare la salvaguardia e lo sviluppo delle competenze e delle funzioni ai medesimi attribuite per il benessere delle comunità di riferimento. Il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per la revisione del Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali (Tuoel, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), allo scopo di aggiornare, riordinare e coordinare la disciplina statale. Nellesercizio della delega, il Governo -spiega ancora il comunicato sarà tenuto, tra laltro: allapplicazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza relativamente alla configurazione degli Enti locali e al conferimento ed esercizio delle rispettive funzioni amministrative. Il Governo sarà inoltre tenuto al rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale, per favorire lautonoma iniziativa dei cittadini, delle loro formazioni sociali, degli enti del terzo settore e delle imprese per la collaborazione e realizzazione delle attività di interesse generale attraverso il necessario coordinamento con lente territoriale competente per materia; alla valorizzazione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio delle funzioni amministrative mediante intese e convenzioni tra gli enti territoriali e alla valorizzazione e incentivazione delle forme associative tra enti locali, con particolare riferimento alla innovazione ammnistrativa, alla transizione digitale, alla salvaguardia e sicurezza nei territori e alla gestione integrata delle risorse a fini di risparmio, tutela ecologica e ambientale. L'esecutivo sarà poi obbligato alla razionalizzazione degli apparati pubblici concentrando presso Comuni e loro unioni, Province e Città metropolitane le funzioni svolte da altri organismi e agenzie operanti a livello locale; allaggiornamento e alla razionalizzazione del riparto di competenze tra gli organi di governo di Comuni, Province e Città metropolitane; alla valorizzazione della centralità della figura dellorgano monocratico di Comuni, Province e Città metropolitane; alla previsione di meccanismi istituzionali e relazioni tra gli organi di Governo di Comuni, Province e città metropolitane, in modo da assicurare lequilibrio di funzioni e responsabilità tra gli organi dellente locale, la celerità e la semplificazione nelle decisioni amministrative; allaggiornamento dello status degli amministratori locali, tenendo conto delle specifiche e rispettive funzioni e dei diversi livelli di responsabilità e di compiti attribuiti; -alla revisione organica delle disposizioni in materia di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità.