Roma, 26 giu. (Adnkronos) - "Abbiamo una giornata mondiale contro la droga, ma attorno a questa scadenza in passato si è registrata soprattutto indifferenza. Non è scontato essere qui oggi" perché "non è avvenuto in passato, si è preferito tenere i riflettori spenti nonostante" la droga diventasse un "fenomeno crescente, e di cui fingiamo di accorgerci solo davanti ad alcuni fatti di cronaca", ma anche lì è "un'attenzione a intermittenza, che poi scompare senza nemmeno citare la causa che ha portato a quella tragedia. Perché? Perché farlo porterebbe a un esame di coscienza su come la droga è stata trattata, come se la droga la considerassimo alla stregua di una calamità, inevitabile e imprevedibile. Ma è un atteggiamento ipocrita, perché le cose vanno chiamate col loro nome, e la droga è tutt'altro che imprevedibile e inevitabile". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Montecitorio a un convegno organizzato in occasione della Giornata mondiale contro le droghe. Per la premier, in questi anni si è alimentata una "vulgata che spaccia la droga come una forma di libertà, io non riesco a capire come possa passare ed essere spacciata come libertà qualcosa che in realtà ti rende schiavo" e che "ogni giorno si mangia un pezzo di te".
Droga: Meloni, 'spento riflettori per vulgata che la spaccia come forma di libertà'
26 giugno, 2023 • 15:35