Roma, 21 nov. (Adnkronos) - "Questanno abbiamo raggiunto i 700mila visitatori, ed entro la fine dellanno c'è una previsione di 750mila, contro i 560mila del 2022. Nonostante dunque le difficoltà strutturali, si tratta del miglior risultato del decennio". Forte di risultati di cui andare fieri, il direttore delle Villae di Tivoli Andrea Bruciati presenta al pubblico il programma dell'offerta culturale 2024 di Villa Adriana e Villa d'Este. Un cartellone ricco di proposte, che valorizza una realtà complessa e straordinaria che comprende cinque siti a due passi da Roma di cui due patrimonio dell'Unesco. "Abbiamo investito nelle attività: la sfida è fidelizzare il visitatore e fare in modo che ogni volta ci sia unofferta differente", spiega Bruciati. Le attività culturali si sviluppano attraverso "tre piattaforme: Villa dEste, Villa Adriana e il Santuario di Ercole Vincitore, il santuario più importante al mondo di doppia archeologia, classica e industriale", dice Bruciati, che annuncia una novità sul fronte biglietti. "Abbiamo pensato ad un biglietto unico con prezzo politico, che permetta la visita di tutti i siti per la durata di tre giorni. Serve ad evitare il turismo mordi e fuggi, permettendo una fruizione con le giuste temporalità". Un complesso d'arte che diventa "un sistema olistico, a partire dal verde, monumento esso stesso -spiega il direttore- fino ai monumenti architettonici per arrivare ad un ecosistema gioiello ingegneristico che è Villa dEste". Il tutto passa dalla tutela, che privilegia innanzitutto la magia dell'acqua tipica di quei luoghi. "Abbiamo investito nei bacini di Villa Adriana, con un'operazione che ha permesso di intervenire nelle aree dellacqua, perché Villa Adriana era una Villa dacqua", scandisce Bruciati. E parlando di fontane non si può non citare quella di Ovato: "E' la fontana più importante e affascinante di Villa dEste, e a fine settimana aprirà dopo oltre ventanni la zona interna, con un intervento estremamente rispettoso della matrice archeologica", annuncia il direttore. Tra le mostre proposte, spiccano due 'gioielli. 'Io sono una forza del passato: Adriano, i ritratti', in programma dal 30 novembre al 5 maggio 2024 a Museo di Villa Adriana, cita Pasolini nel titolo e "mette a confronto le otto tipologie dei ritratti Adriano per la prima volta -dice il direttore Andrea Bruciati- Adriano è limperatore che ha più investito sulla sua immagine e sulla sua forza politica di 'promozione'". E' un imperatore "che vuole rimarcare le varie fasi della sua vita allinterno di un regno durato due decenni", spiega. L'esposizione vuole rendere un oppio omaggio a Proust e Yourcenar per quanto concerne il concetto di 'memoria' e di storia legato alle rovine. Un'altra esposizione che brilla è 'D'apres Nautre: Giorgio Morandi /CY Twombly', dal 7 dicembre al 5 maggio 2024. La mostra si inserisce nella programmazione dell'Isituto dedicata ad una riflessione sul paesaggio nella contemporaneità, ed è un'occasione per riscoprire l'opera dei due grandi maestri del '900 mettendo a confronto i loro capolavori. L'entusiasmo del pubblico, spiega Bruciati, "è cresciuto dopo la pandemia, cè maggior consapevolezza del 'qui e ora', e cè maggior consapevolezza della cultura. Questi sono siti che vengono frequentati al di là della loro bellezza, si entra in un altro mondo, e certamente l'acqua aiuta in questo". Il pubblico arriva numeroso ("Due terzi vengono dall'estero", dice Bruciati), e se "Villa dEste incontra di più il gusto orientale, Villa Adriana quello più anglosassone". Europa e Stati Uniti sono al momento il bacino d'utenza preferenziale, "c'è molto interesse dall'estremo oriente, ancora poco dalla Cina, dove bisogna lavorarci su". Come? "Aggiornando i siti con la sensibilità contemporanea -sottolinea il direttore delle Villae- La bellezza è un concetto dinamico che deve essere continuamente aggiornato e interrogato".