Roma, 29 mar (Adnkronos) - "Così vicino al cielo il Tibet' è una mostra di Jacques Borgetto a cura di Laura Serani, con un libro Filigranes Editions, che viene inaugurata mercoledì 5 aprile (ore 18-21), in programma dal 6 aprile al 3 giugno (mercoledì-venerdì 15.30-19.30, sabato 11.30-19.30) al '10b Photography' di via S. Lorenzo da Brindisi 10b a Roma. "Del Tibet, Jacques Borgetto racconta la serenità, il quotidiano e la spiritualità, le tradizioni persistenti e la modernità che si avvicina. Limmensità del cielo richiama la questione del territorio negato. Denso e contrastato, il bianco e nero si alterna al colore per un viaggio unico in questa terra così vicina al cielo", si legge nella presentazione. "Il viaggio è spesso allorigine del lavoro fotografico di Jacques Borgetto, fotografo e viaggiatore 'di lungo corso', il cui modo di procedere è simile a quello degli esploratori. Inizialmente spinto dal desiderio di ripercorrere litinerario dei suoi prozii italiani emigrati in America Latina, Borgetto non ha, poi, mai smesso di partire alla scoperta di regioni di cui ha cercato, nel corso degli anni, di documentare levoluzione. In Argentina, Cile, Giappone, Tibet, Corea, dallAmerica Latina allAsia, allAfrica, il suo viaggio interiore si trasforma e si concentra sugli altri, di cui cerca di comprendere e raccontare la cultura", scrive la Serani. (Adnkronos) - "Il Tibet è sempre stato per me un grande mistero e continua a esercitare una profonda attrazione. Le letture di Alexandra David-Néel, e di molti altri, mi hanno fatto intravedere la ricchezza e lunicità di questa civiltà. I miei viaggi mi hanno dato lopportunità di vivere unintensa avventura spirituale e di condividere la vita di un popolo eccezionale e affascinante, la cui identità è oggi minacciata", sottolinea tra le altre cose Borgetto. Jacques Borgetto, la cui famiglia è originaria di un paesino del Piemonte, è nato a Parigi. Fin da giovanissimo si appassiona alla fotografia, che lo accompagnerà in ogni suo viaggio. Questo 'Baudelaire dellimmagine', come lo definisce il giornalista Alain Mingam, attraversa il mondo e la sua epoca, dallEuropa al Sud America, dallAfrica allAsia, per incontrare i suoi simili. Dal 1975, il suo lavoro è regolarmente esposto in Francia e allestero. Nel 2012 è stato vincitore del Vienna International Photo Awards (VIPA) e nel corso della sua carriera ha ottenuto diverse residenze dartista. Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti della Maison Européenne de la Photographie, della Bibliothèque nationale de France, del Museo del Tessé di Le Mans, del Museo dellIsola di Halsnoy in Norvegia, del Museo della fotografia di Nizza ecc., e in numerose collezioni private. La stampa specializzata gli ha dedicato diverse pubblicazioni, lultima delle quali in occasione di Paris Photos 2023 con la rivista de lair « Jacques Borgetto, Viaggiatore Celeste ». È anche autore di sei libri di fotografia: Lhomme et lolivier (Luomo d lolivo, Editions du Nol, 1984), Nous avons fait un très beau voyage (Abbiamo fatto un bellissimo viaggio, Editions Filigranes, 2010), Lautre versant du monde (Laltro lato del mondo, Editions Filigranes, 2010), Terres foulées (Terra calpestata, Editions Filigranes, 2011), Buenos Aires (Editions be-pôles, 2013) e Evanescence (Editions Filigranes, 2016). Jacques Borgetto vive e lavora a Parigi.