Roma, 5 ott. (Adnkronos) - Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del governo che aveva equiparato i prodotti di Cbd a uso orale, ovvero da ingerire, alle sostanze stupefacenti. Il provvedimento, che adesso è sospeso fino al 24 ottobre in attesa delludienza di merito, inseriva le composizioni per uso orale a base di cannabidiolo estratti dalla cannabis nella tabella dei medicinali sezione B del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, stabilendo che potevano essere acquistati solo in farmacia con ricetta. A darne notizia in una nota è lAssociazione ICI Imprenditori Canapa Italia che lo scorso 3 ottobre, assistita dallo studio legale Prestige Legal & Advisory, ha depositato un ricorso al Tar in cui è stata denunciata lillegittimità del decreto ministeriale che ha inserito i composti ad uso orale a base di Cbd nella tabella dei medicinali senza la previa adozione del parere del Consiglio Superiore di Sanità, richiesto dalla vigente normativa. Il ricorso inoltre contesta, in via generale, la decisione di ricondurre il cannabidiolo tra le sostanze stupefacenti o psicotrope; decisione si spiega - che si pone in contrasto con la giurisprudenza comunitaria, che ha escluso che il Cbd possa costituire uno stupefacente ai sensi del diritto europeo e con le posizioni assunte dallOrganizzazione Mondiale della Sanità.