Monaco di Baviera, 23 feb. (Adnkronos) - L'allenatore della nazionale tedesca Julian Nagelsmann ha parlato apertamente di suo padre, raccontando che lavorava per l'agenzia di intelligence tedesca e che si è tolto la vita 16 anni fa. "Ripenso spesso a quel giorno", ha detto Nagelsmann in un'intervista alla rivista Der Spiegel pubblicata. "È stato difficile. Mio padre non ha lasciato una lettera d'addio, non c'erano spiegazioni", ha detto Nagelsmann, che all'epoca aveva 20 anni e il giorno fatidico frequentava un corso per allenatori. "Ma il modo in cui si è tolto la vita ha reso chiaro che la sua decisione era assolutamente chiara per lui. È una sensazione davvero brutta per la famiglia, ma mi ha aiutato a sapere che voleva assolutamente morire e che non era un grido di aiuto o un segnale. Penso di dover rispettare una decisione del genere", ha spiegato l'ex tecnico del Bayern Monaco che ha affermato di aver avuto un forte legame e un "rapporto eccellente" con suo padre, che lavorava per il servizio segreto federale tedesco (Bnd). "Non gli era permesso parlare del suo lavoro. Questo era anche il motivo per cui spesso diceva che era troppo per lui. Non c'era condivisione delle preoccupazioni nel suo lavoro. Alla fine, questo metteva molta pressione su lui", ha detto. Nagelsmann ha detto di non sapere esattamente cosa facesse suo padre al Bnd, ma che "certamente non era nell'amministrazione". Ha definito suo padre "coraggioso" perché spesso ha dovuto prendere decisioni con la consapevolezza che il piano poteva andare storto, e ha detto di credere di aver "imparato molto da lui". Il tecnico ha anche detto che la tragedia lo ha fatto crescere più velocemente: "Avevo poco più di vent'anni, all'improvviso ho dovuto occuparmi della famiglia, sistemare tutte le questioni. Cose quotidiane a cui non pensi davvero a quell'età. Ho dovuto prendere delle decisioni serie, anche per aiutare mia mamma, che all'improvviso si è ritrovata a vivere in una grande casa senza il suo compagno e con tutti i suoi ricordi". Decisioni che hanno una dimensione diversa rispetto alle domande su "se l'uno o l'altro attaccante giocherà dall'inizio", ha concluso Nagelsmann.
Calcio: Nagelsmann, 'mio padre era un agente segreto e si suicidò quando avevo 20 anni'
23 febbraio, 2024 • 15:20