Portland, 27 giu. - (Adnkronos) - Che sia tutta una posa oppure che ci credano per davvero, bisogna dare merito ai Portland Trail Blazers di non aver mai cambiato approccio per quanto riguarda Damian Lillard. La franchigia dellOregon, almeno pubblicamente, ha sempre ribadito la volontà non solo di trattenere il giocatore più importante della sua storia, ma anche di costruire attorno a lui una squadra vincente. I fatti, però, ci dicono che i Blazers non hanno utilizzato la terza scelta assoluta al Draft per rinforzare immediatamente il roster attorno al 33enne Lillard che avrebbe preferito usare quellasset per uno o più veterani pronti a competere subito , ma bensì scegliendo Scoot Henderson, che peraltro gioca nello stesso ruolo dellAll-Star essendo una point guard che ha bisogno del pallone tra le mani. Probabilmente è anche per questo che Lillard ha voluto vederci chiaro e insieme al suo agente Aaron Goodwin è andato a parlare con la dirigenza dei Blazers nella giornata di ieri per discutere della "direzione della franchigia", per usare le parole del giornalista Chris Haynes da sempre molto vicino a Lillard. Chi si aspettava una rottura tra le parti, specialmente dalle parti di Miami, sarà rimasto deluso: almeno pubblicamente, il General Manager Joe Cronin ha ribadito in un comunicato che "abbiamo avuto un grande dialogo e rimaniamo impegnati a costruire una squadra vincente attorno a Dame". Insomma, dalla parte di Portland nulla è cambiato, mentre dalla parte di Lillard non cè ancora stata nessuna reazione pubblica: è possibile che lAll-Star decida di seguire lapproccio del "aspettiamo e vediamo", visto che in ogni caso non può essere scambiato prima del 9 luglio (ovviamente le squadre possono accordarsi prima, come accade molto spesso) per vedere quali saranno le mosse dei Blazers sul mercato dei free agent per fornirgli laiuto che richiede per poter vincere.