Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - "Noi abbiamo un gap nord-sud che è evidente a tutti, quindi la polemica politica sarebbe quella che 'l'autonomia che ancora deve venire produrrà un sacco di guai', come se le cose andassero bene fino ad oggi. Vi permetto di ricordare che questo testo dell'autonomia è possibile approvarlo solamente perché un governo di centrosinistra nel passato ha modificato la Costituzione, mi piace anche ricordare che diversi esponenti autorevoli dello schieramento attualmente di opposizione del centrosinistra in modo particolare, hanno nei mesi e negli anni scorsi soprattutto rappresentato l'autonomia differenziata come una grande opportunità. Oggi invece c'è un approccio diverso". Così il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, a margine della conferenza programmatica di FdI in corso a Pescara. "L'autonomia - prosegue - deve introdurre meccanismi di responsabilizzazione dei gruppi dirigenti, glielo dico non tanto da ministro quanto dal meridionale. Un'autonomia costruita bene, come stiamo facendo, coordinata anche con gli altri programmi di intervento non può che far bene anche al Mezzogiorno, è una grande sfida. Il Sud non può polemizzare chiedendo le risorse in modo strumentale. Il Sud deve porsi il problema di come spendere bene le risorse che ha a sua disposizione, che non sono poche. Questa è la vera sfida che una classe dirigente seria e responsabile del Sud deve mettere in campo". Quindi il provvedimento la convince? "Assolutamente - assicura Fitto -, abbiamo votato in Consiglio dei ministri, abbiamo contribuito a definirlo, lo stiamo realizzando e definendo, quindi la posizione per quanto ci riguarda è molto chiara. Peraltro c'è un altro elemento singolare, si fanno queste polemiche adesso, sia sul presidenzialismo che sull'autonomia, come se ci fossimo inventati queste cose da qualche giorno, da qualche mese. Io invito tutti a leggere il programma elettorale. Io ho avuto la fortuna e la grande opportunità, sull'indicazione del presidente del Consiglio Meloni all'epoca, di partecipare a quel tavolo. Io invito tutti a leggere quello che era scritto nel programma che noi abbiamo presentato agli elettori per scoprire che tutta questa sorpresa oggi non ha motivo di esistere".