Roma, 5 dic. -(Adnkronos) - "Domani al tavolo automotive non ci saremo, ma la nostra assenza è stata chiarita con il ministero: non credo che si discuterà della parte commerciale, pensiamo invece che sarà un tavolo prettamente riservato a produzione, componentistica e sindacati". Lo sottolinea all'Adnkronos Michele Crisi, presidente di Unrae, l'associazione delle case estere, aggiungendo che comunque "abbiamo confermato al ministero il nostro interesse a valutare in futuro opportunità di avere produzioni in Italia". "Però - ricorda - l'Italia deve anche offrire qualche beneficio: oggi l'Italia non rappresenta il miglior paese in Europa per la produzione auto. Possiamo esprimere una grande qualità, dalle vetture alla componentistica" ma a fronte di "alti costi di produzione, bisognera' dare qualche cosa in cambio". Per le interlocuzioni future con il governo l'auspicio di Crisci "è che si parli di incentivi e di una loro eventuale prosecuzione" vista anche la timetable fissata a suo tempo dal Governo Draghi. "Mi auguro davvero che si possa parlare di 2025 e 2026" così da dare certezze agli operatori, spiega il presidente Unrae che vede "una volontà condivisa di pianificare strategicamente cosa fare nei prossimi anni". Quanto gli interventi "le classi di CO2 devono restare - spiega - ma dividerei molto chiaramente l'obiettivo di 'ripulire' il parco e l'adozione di nuove tecnologie": in particolare, conclude Crisci, "non vorremmo tetti, o al massimo adeguamenti" ai prezzi massimi per le vetture da incentivare.