Roma, 25 apr. (Adnkronos) - Celebrare il 25 aprile significa anche rileggere pagine di storia sconosciute o poco valorizzate e che invece meritano la massima considerazione da parte degli italiani. Tra queste pagine vi è quella che riguarda gli internati militari italiani. Si tratta di circa 650mila soldati che dopo larmistizio dell8 settembre 1943 si rifiutarono di combattere accanto a Hitler o di divenire parte della Repubblica di Salò. Lo afferma Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera. Questi ufficiali e soldati -ricorda- furono eroi di una resistenza che per coraggio e dirittura morale equivale a quella armata: il loro destino fu quello di essere deportati in 21 campi di concentramento del Reich, in molti casi furono fucilati e in molti altri morirono per le condizioni inumane a cui vennero costretti. Si rifiutarono di dare qualsiasi forma di collaborazione al nazismo e per questo circa 50.000 di loro persero la vita e chi ebbe la fortuna di lasciare i campi di concentramento morì per le malattie e le conseguenze della prigionia. LItalia ha il dovere di leggere e approfondire questa pagina eroica che riguarda i nostri soldati e per questo motivo -annuncia Mulè- ho presentato una proposta di legge per fissare la data del 20 settembre quale 'Giorno dellinternato italiano nei lager nazisti'. La data non è casuale perché proprio il 20 settembre del 1943, Hitler, per punire il tradimento dell8 settembre e umiliare i nostri militari né modificò il loro status da prigionieri di guerra a internati militari italiani. Con il Giorno dellinternato italiano nei lager tedeschi ho anche proposto di conferire, ogni anno, la Medaglia dOnore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto.