Roma, 29 nov. - (Adnkronos) - Questo pomeriggio nella sede del Coni è stato presentato il progetto #100esperte per lo sport. Liniziativa, promossa dallAssociazione giornaliste Gi.U.Li.A, dallOsservatorio di Pavia e dalla Fondazione Bracco, ha lobiettivo di promuovere nel mondo dellinformazione la visibilità delle professioniste in ambito sportivo. In un momento particolarmente felice per lo sport azzurro e con uno sguardo rivolto ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026, alla luce del recente riconoscimento dello sport nella Costituzione ('La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dellattività sportiva in tutte le sue forme' art 33) il progetto #100esperte propone unoccasione di informazione e riflessione a 360 gradi sulla multidimensionalità del divario tra donne e uomini nel mondo dello sport che si riflette nella rappresentazione mediale, nella dimensione del lavoro (posizioni apicali, professionismo, divario salariale) e nei diritti. Secondo il Global Media Monitoring Project 2020, a livello globale lo sport è il 5° argomento più frequente, ma la percentuale di notizie che riguardano le donne è irrisoria: solo il 4%, che cala allo 0% considerando lItalia. Se largomento riguarda le atlete professioniste abbiamo unincidenza del 14%, che precipita al 3% nel nostro Paese. Il Rapporto Censis 2023 Donne, lavoro, sport in Italia sottolinea la correlazione tra lintensità della pratica sportiva e il tasso di occupazione femminile: dove cè più sport, cè anche più lavoro femminile e le donne lavorano meglio. In questo modo si crea un circolo virtuoso per cui sport e lavoro si alimentano a vicenda. Per questo, il riconoscimento delle donne nello sport non è solo una questione di giustizia sociale e di pari opportunità, ma anche come un tema di sviluppo sociale ed economico più ampio. E i media hanno un ruolo centrale nel contribuire a questo processo, come ribadito di recente nelle Raccomandazioni e Piano dazione dellUnione Europea, nel documento Towards More Gender Equality in Sport (European Commission, Directorate General for Education, Youth, Sport and Culture - Directorate Culture, Creativity and Sport 2022). Credo profondamente nel valore educativo e sociale dello sport e consideriamo lattività agonistica unoccasione unica per ragazzi e ragazze di maturare, migliorare, confrontarsi, imparando ogni giorno il rispetto verso gli altri, la lealtà e il sacrificio, afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, che fin dallavvio del progetto #100esperte nel 2016 ha contribuito al suo sviluppo. Noi da sempre cerchiamo di fare la nostra parte, anche sostenendo diverse società femminili, come Pro Patria Volley e Bracco Atletica, o come la Enotria, un club maschile che promuove la Bracco Cup Womens Football. A questo impegno abbiamo affiancato uniniziativa che vuole lanciare un messaggio culturale importante: il concorso nazionale Donna Sport, lAtleta più brava a scuola, di cui il Gruppo Bracco allinizio del 2024 lancerà la settima edizione. Uniniziativa a cui tengo molto dedicata alle ragazze -atlete e paratlete- dai 14 ai 18 anni che pur praticando sport federali ad alti livelli hanno un ottimo rendimento scolastico. Molto è cambiato negli ultimi 20 anni: a inizio secolo le atlete Olimpiche Invernali rappresentavano circa 1/3 del totale. Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 saranno le più gender balance della storia dichiara Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer Milano Cortina 2026. Il progetto 100esperte per lo sport ha il merito di accendere un faro su questo tema affidandoci un impegno concreto in questa direzione. I nomi ci sono. Le competenze ci sono e sono preziose. Dobbiamo proseguire sul percorso intrapreso. Condivido pienamente il messaggio di questa iniziativa, sottolinea Silvia Salis, Vicepresidente vicaria Coni, essendo importantissimo dare voce alle esperienze e alle capacità delle donne in un ambiente come quello dello sport che, a livello dirigenziale, è ancora molto declinato al maschile, in quanto, evidenziare le competenze delluniverso sportivo femminile è cosa più che mai necessaria. Negli ultimi anni le donne nello sport in Italia hanno fatto passi da gigante, e grazie alla loro tenacia e ai risultati straordinari raggiunti, anche nelle discipline tradizionalmente considerate maschili, hanno saputo imporre unimmagine femminile nuova e vincente al grande pubblico, ricorda Elisa Giomi, Commissaria AgCom. A questo proposito va sottolineato il ruolo positivo dei media, è da tempo che gli studi di settore dimostrano che la crescita dellesposizione mediatica delle donne nello sport e il maggior numero di giornaliste e commentatrici aiutano a combattere e a superare i pregiudizi di genere oltre a essere una fonte di ispirazione per bambine e ragazze. Ma la strada da fare è ancora lunga se al di fuori delle Olimpiadi solo il 4% di tutta la copertura mediatica mondiale è dedicata agli sport femminili. Ben vengano quindi iniziative come questa che sono una spinta importante verso la parità di genere. Il progetto 100 donne contro gli stereotipi (#100esperte), nato da unidea di Gi.U.Li.A. Giornaliste e dallOsservatorio di Pavia, con il sostegno di Fondazione Bracco e il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, è una banca dati online liberamente accessibile con oltre 450 profili di esperte in settori strategici (Sport, STEM, Economia e Finanza, Politica internazionale, Storia e Filosofia) selezionate con criteri scientifici, perché siano interpellate da giornalisti, organizzatori di eventi e talk show, agenzie e uffici stampa, scuole e università per colmare l'assenza di donne di grande professionalità ed eccellenza nel panorama dei media e della comunicazione italiana. Allincontro, moderato dalla Vicedirettrice Tg2 Elisabetta Migliorelli, sono intervenuti Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani, Silvia Salis, Vicepresidente vicaria CONI; Antonio Parenti, Capo Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco; Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer Milano Cortina 2026; Monia Azzalini, Responsabile settore Media e Genere, Osservatorio di Pavia; Marco Mazzocchi, Caporedattore e conduttore RaiSport; Silvia Garambois, Presidente GiULiA; Elisa Giomi, Commissaria AGCOM; Manuela Claysset, Responsabile Politiche di genere e diritti UISP; Fiona May, ex lunghista, Board of trustees childrens Foundation of UEFA; Luisa Rizzitelli, Presidente ASSIST; Valeria Straneo, ex atleta, campionessa di maratona. Contributi video di Maria Luisa Garatti, avvocata dello sport e atleta, e Katia Serra, ex calciatrice e Laura Pellicoro, mezzofondista.