Le autorità ucraine hanno affermato di avere scoperto una nuova fossa comune vicino Bucha, nella regione di Kiev. Secondo il capo della polizia della regione della capitale, Andrii Niebytov, i corpi di sette civili sono stati trovati vicino al villaggio di Myrotske, molti con le «mani legate e le ginocchia colpite da proiettili». «Durante le indagini in trincea sono stati scoperti i corpi di sette civili con ferite da arma da fuoco e mani legate dietro la schiena», ha detto. Le vittime sono state torturate, ha spiegato ancora Niebytov in una nota, precisando che sono attualmente in corso lavori per riesumare i corpi e identificare le persone uccise. «A Bucha, Irpin, Hostomel, Borodianka c’erano molte persone uccise sdraiate per strada: i cecchini hanno sparato da carri armati, da veicoli corazzati, nonostante i braccialetti bianchi che le persone erano costrette a indossare dall’esercito russo», ha precisato il capo della polizia. «Finora non sono stati identificati circa 1.200 corpi. Questo è un processo lungo, abbastanza laborioso perché molti corpi sono in stato di decomposizione, sono stati sepolti, fucilati, mai identificati. Prendiamo il DNA solo dai parenti diretti: padre, madre, figli. Questo è l’unico modo in cui lavoriamo», ha detto ancora Klymenko.