Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza per impedire alle compagnie di viaggiare senza la garanzia del distanziamento tra i passeggeri: «Continuare sulla linea della prudenza, la battaglia non è ancora vinta», ha sottolineato i ministro. La replica da Italo-Ntv: «Rimborseremo i biglietti, così però le aziende non possono programmare». Lombardia e Liguria confermano le loro ordinanze più permissive per i mezzi pubblici: si viaggia al completo senza distanziamento. «È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora - aveva spiegato ieri Speranza -. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi, aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine. Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus».

L'ordinanza del primo agosto

  Speranza ha poi smentito che ci siano state divergenze con il ministro dei Trasporti.  «Le ricostruzioni odierne su presunte divergenze con il ministro De Micheli relativamente al distanziamento sui treni a lunga percorrenza sono del tutto infondate - ha fatto sapere alla stampa Nicola Del Duce, portavoce del ministro della Salute -. Ogni decisione è stata assunta nella piena condivisione e con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei viaggiatori». Nell'ordinanza di ieri, Speranza «ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l'obbligo delle mascherine». Treni compresi, dunque. Oggi si annunciano disagi sull'Alta velocità per i convogli soppressi da Ntv dopo il contrordine del ministro.