Il caso Garlasco torna a occupare il dibattito pubblico dopo le nuove dichiarazioni di Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito delle verifiche condotte dalla Procura di Brescia sulle passate indagini riguardanti Andrea Sempio. Venditti, intervistato dal Tg1, rivendica il proprio operato e liquida come “ridicola” la contestazione mossa nei suoi confronti.

L’ex magistrato ricorda che il gip, nel decreto di archiviazione, gli aveva contestato un eccesso di iniziativa: «Mi ha scritto chiaramente che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017. Aver svolto l’indagine su Sempio è stato un eccesso di zelo». Sul merito dell’accusa – aver ricevuto denaro per accelerare l’archiviazione – Venditti parla senza mezzi termini di una “ipotesi non infondata ma ridicola”.

Resta però il nodo delle tre perquisizioni avvenute nell’arco di poche settimane. «Tre perquisizioni in meno di un mese non sono normali» commenta, lasciando intendere di ritenere sproporzionato l’approccio degli inquirenti. Una possibile forma di accanimento? «È una domanda da porre a loro. Io valuto i fatti» replica, in attesa che la Cassazione si esprima sul ricorso presentato dalla Procura dopo i tre rigetti del Riesame relativi all’accesso indiscriminato ai dispositivi elettronici del magistrato oggi in pensione.

Sul fronte investigativo, la riapertura del fascicolo su Andrea Sempio ha riacceso l’attenzione sulle modalità con cui il 19enne si presentò due volte sulla scena del delitto quel 13 agosto 2007. A distanza di 18 anni sono infatti riemerse, attraverso la pubblicazione sul canale “Bugalalla Crime” della youtuber Francesca Bugamelli, una serie di fotografie che immortalano Sempio nel primo pomeriggio a Garlasco, mentre si avvicina all’area transennata in cui stavano operando carabinieri, pm e cronisti.

Le immagini – ora acquisite formalmente dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano – mostrano il ragazzo dapprima al volante della sua Daewoo Lanos bianca e, successivamente, a pochi metri dagli operatori delle forze dell’ordine insieme al padre Giuseppe. La fotografa dilettante che scattò le immagini è stata convocata per consegnare gli originali.

Per la difesa di Sempio, rappresentata dagli avvocati Angela Taccia e Liborio Cataliotti, quelle istantanee confermano la versione del giovane, che ha sempre sostenuto di essersi recato nei pressi di via Pascoli nel primo pomeriggio dopo aver parcheggiato a Vigevano, come dimostrerebbe uno scontrino delle 10.18. «Sono elementi che vanno nella direzione della veridicità del suo racconto» sostiene Taccia, mentre Cataliotti lancia un appello affinché emergano nuovi video o fotografie utili a ricostruire con precisione gli spostamenti del ragazzo.