Lo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati (CGIL, USB, CUB, SGB e COBAS) in tutti i settori pubblici e privati, a sostegno della popolazione di Gaza e della missione Global Sumud Flotilla, ha innescato un durissimo scontro politico, che ha contrapposto l'opposizione, presente nelle piazze, alla maggioranza, che ha condannato i disordini.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha partecipato alla manifestazione in piazza Vittorio Emanuele II, a Roma, ribadendo le ragioni della protesta. «Noi siamo qui in piazza pacificamente, come sempre, a portare le nostre ragioni, che sono quelle della liberazione della Palestina, e della solidarietà ai palestinesi», ha dichiarato, sottolineando che il popolo di Gaza «sta morendo sotto le bombe di Netanyahu e anche per la fame, a cui il governo israeliano li ha costretti con un blocco criminale di aiuti umanitari». Schlein ha concluso chiedendo ai leader europei: «I governi devono insistere per sbloccare tutti gli aiuti umanitari e per aprire un corridoio permanente di aiuti, che era anche l'obiettivo della Flotilla».

La maggioranza condanna la violenza e attacca Meloni

Le parole pronunciate nei giorni scorsi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sullo sciopero – accusata di aver ironizzato sul «weekend lungo» – sono state duramente contestate da Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e deputato di AVS. Fratoianni ha definito le dichiarazioni della premier «indecenti, indecorose. Battuta di pessimo gusto», rimarcando come i lavoratori in sciopero «rinunciano al loro stipendio» e che, in un Paese in cui l'emergenza è l'aumento dei salari, «fare battute come queste è assai vergognoso».

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha focalizzato il suo intervento sulla gestione dell'ordine pubblico e la violenza dei manifestanti. «Non è normale che per garantire il diritto allo sciopero, che nessuno vuole toccare, oggi ci siano decine di migliaia di poliziotti e carabinieri con caschi, scudi e manganelli pronti a proteggere stazioni, porti, aeroporti, autostrade e semplici cittadini», ha tuonato Salvini.

Il vicepremier ha bollato coloro che provocano disordini come «dei teppisti», specificando che «chi lancia bombe carta, fumogeni, bottiglie o sassi in testa a lavoratori e lavoratrici» sta commettendo un reato. Salvini ha respinto con forza il nesso tra le violenze e la causa palestinese: «Non c'entra niente Gaza. Cosa guadagnano i bambini palestinesi dall'assalto alla stazione di Brescia o di Torino? Cosa ci guadagnano i bambini di Gaza se questi deficienti mandano 60 poliziotti all'ospedale?». Il Ministro ha concluso che si tratta solo di «uno scontro politico» e che a questa gente «di Gaza non interessa un fico secco, questi ce l'hanno con Salvini, con la Meloni e col mondo. Gli interessa far casino, far casino».

Anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha espresso piena solidarietà alle Forze dell’Ordine: «Ancora una volta donne e uomini in divisa, con professionalità e sacrificio, hanno garantito la sicurezza di fronte a proteste sfociate in devastazioni e aggressioni in varie città italiane». Bignami ha condannato con fermezza gli episodi, definendo «inaccettabile che studenti e cittadini siano costretti a subire interruzioni di lezioni, blocchi ferroviari e disagi quotidiani a causa di chi, dietro slogan estremisti, sceglie lo scontro invece del confronto civile».