La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein ha chiesto a Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, di rassegnare le dimissioni a seguito dell’inchiesta giudiziaria che lo ha travolto. «Noi lo abbiamo detto sin dall'inizio: alla luce della gravità del quadro che sta emergendo, le dimissioni di Giovanni Toti sono necessarie e opportune». Elly Schlein lo ribadisce in un'intervista a Repubblica. «Al di là delle responsabilità penali, che sarà la magistratura ad accertare, la Liguria non può rimanere appesa, ostaggio di un'incertezza amministrativa che fa male ai cittadini, paralizza gli investimenti, impedisce di prendere decisioni cruciali su sanità e appalti del Pnrr, solo per citarne alcune. Tanto più alla luce delle pesanti accuse di corruzione che, secondo gli inquirenti, coinvolgono anche la criminalità organizzata e gettano un'ombra tale da rendere impossibile attendere l'esito del processo», segnala ancora la segretaria Pd.

Schlein rimprovera Meloni

A Meloni, Schlein rimprovera che sul caso Toti «prima è stata zitta per giorni, un silenzio assordante, ora invoca pazienza» e aggiunge: «Vorrei sommessamente segnalare che per un'inchiesta che neppure ha sfiorato il presidente Emiliano, la sua maggioranza ha occupato tutti i Tg con una foga giustizialista mai vista prima. Sono garantisti solo quando tocca a loro. Se gli arresti colpiscono le amministrazioni di destra, premier e ministri indossano la toga degli avvocati difensori».

«Quanto alla Regione Liguria - riprende la segretaria dem - quel che sta uscendo racconta anni di malgoverno e malasanità, una intollerabile commistione fra politica, affari e mafie. Perciò Toti non può restare un minuto di più». «Ogni inchiesta fa storia a sé, vedremo quanto in profondità si spinge questa vicenda che non è finita qua, deve ancora essere chiarita e soprattutto - rilancia - portare la politica, tutta, a alzare la guardia».