Toccherà ancora una volta all’Elevato sbrogliare la matassa. Il day after  del Movimento 5 Stelle dopo l’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha congelato il nuovo statuto del M5S e l’elezione di Giuseppe Conte come leader, è all’insegna del silenzio. Ci pensa Beppe Grillo, con un intervento sui social, a indicare la rotta. A seguito della decisione dei giudici, scrive il garante pentastellato, «ha acquisito reviviscenza lo statuto approvato il 10 febbraio 2021. Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata». «In questo momento non si possono prendere decisioni avventate», è il monito di Grillo. Che annuncia: «Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte». Nel frattempo, il cofondatore del Movimento invita «tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire». Così come aveva invitato a superare «gli ardori giovanili» dopo le dimissioni lampo di Di Maio dal comitato di garanzia. L’appello non cade nel vuoto, perché poche ore dopo Conte - che ieri aveva rivendicato la sua leadership - decide di annullare la sua partecipazione alla puntata di Porta a Porta che andrà in onda in serata. E inattesa del summit dello stato maggiore M5S (si parla di una prossima riunione «allargata» con Grillo, Conte e i big del Movimento), il comico genovese, affiancato dai suoi avvocati, studia le possibili contromosse per salvare la sua creatura politica. «Innanzitutto - spiegano all’Adnkronos fonti vicine a Grillo -,Beppe potrebbe nominare il nuovo Comitato di garanzia, visto che l’attuale organo è decaduto insieme a tutte le altre cariche statuarie del Movimento». Si tratta di un passaggio necessario, viene sottolineato, perché da vecchio statuto, in assenza del Comitato direttivo (cioè l’organo collegiale voluto dagli iscritti in occasione degli ultimi Stati generali), è il presidente del Comitato di garanzia a determinare «le modalità di svolgimento e votazione dell’assemblea» degli iscritti. Il Comitato di Garanzia è composto da tre membri eletti mediante consultazione online, all’interno di una rosa di almeno sei nominativi proposti dal garante. Stando sempre al vecchio statuto, all’interno di questo organo non potranno sedere parlamentario consiglieri: «La carica di componente del predetto Comitato è incompatibile con qualsivoglia carica elettiva», si legge. «A questo punto - proseguono le stesse fonti - si apre un bivio: Grillo può scegliere di far votare i cinque membri del Comitato direttivo così come deciso dagli iscritti agli Stati generali del 2020; oppure può indire un voto sul nuovo statuto di Conte allargando la votazione agli iscritti con meno di sei mesi di anzianità», chiedendo dunque la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria. Quest’ultima è la soluzione preferita da Conte, come tra l’altro si intuisce dalla nota diramata ieri dal Movimento. Resta però il nodo della piattaforma: le votazioni dovranno svolgersi su Rousseau, come vuole il precedente statuto, o sul nuovo portale SkyVote? «In entrambi i casi il rischio di impugnazione è dietro l’angolo», ammette una fonte vicina a Grillo. Insomma, non sarà semplice uscire dal guado. Conte lo sa bene e continua a sondare tutte le piste con i suoi legali.  Movimento 5 Stelle "decapitat"? «È solo un’immagine di fantasia. Per fortuna la decapitazione non esiste più, nessuno può decapitare nessuno. I giornalisti hanno utilizzato questa immagine, ma è appunto un’immagine di fantasia», dice all’Adnkronos l’avvocato Francesco Astone, il legale che sta seguendo per Conte e per i vertici del M5S il caso di Napoli. «L’ordinanza del Tribunale di Napoli è una mera sospensione, siamo inattesa della definizione del giudizio, poi leggeremo la sentenza. Il partito ha certamente un leader, ma non compete a me dirlo», prosegue l’avvocato. «La nostra strategia è chiarissima sin dall’inizio di questo giudizio», insiste Astone, dicendosi «assolutamente fiducioso». Il timore che serpeggia nel Movimento è che, alla luce dell’ordinanza del Tribunale, il M5S non possa presentare le liste elettorali, se necessario. Conte ha perso tutti i poteri di firma, quindi? «Questo è completamente estraneo alla causa, il M5S provvederà e farà per il meglio. È un aspetto che fuoriesce dal giudizio», si limita a rispondere Astone.

L'ordinanza

I giudici, in particolare, si sono espressi sul ricorso presentato dagli attivisti del M5S, dopo che dall’assemblea del 3 agosto 2021 sono stati esclusi gli iscritti da meno di sei mesi. Il legale, Lorenzo Borrè, esulta: «Per il Movimento 5Stelle è l’anno zero. Giuseppe Conte non ha più poteri, si dovrà quindi procedere con alla nomina del comitato direttivo». C’è di più. Secondo il Tribunale di Napoli, la delibera assembleare di modifica dello stato dell’Associazione Movimento 5 Stelle del 3 agosto 2021 è stata adottata in assenza del quorum richiesto dalla disciplina applicabile a quella data. I ricorrenti, infatti, lamentavano che non tutti gli attivisti fossero stati adeguatamente informati della convocazione dell’assemblea, né comunque che la convocazione fosse avvenuta, come invece prescritto dall’articolo 6 dello statuto, mediante pubblicazione di avviso «sul sito internet del Movimento 5 Stelle». Per Borrè l’unico che può consentire al M5S di uscire dal pantano è Beppe Grillo (che non ha in programma una “sortita” romana nei prossimi giorni), ma con una strada obbligata e che metterebbe fuori gioco Conte e la sua leadership: «indire il voto per il Comitato direttivo», l’organo a 5 punte che era stato chiesto a gran voce dagli Stati generali e votato sulla piattaforma Rousseau. Che, come per magia, esce dalla pronuncia del Tribunale di Napoli ri-legittimata: nulla vieta che il voto passi dagli uffici milanesi ora guidati da Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto. Da parte sua l’Associazione Rousseau si toglie più di un sassolino dalla scarpa. In un lungo post pubblicato su Il Blog delle Stelle, dal titolo "Una sentenza e via", prende forma un J’accuse senza appello. «In un post del primo giugno 2021 - si legge - Davide Casaleggio consigliava al MoVimento 5 Stelle di operare nel pieno rispetto delle regole avvertendo: "Gli scogli sono vicini". E oggi il MoVimento è tristemente andato a sbattere su quegli scogli e sarà costretto ad effettuare nuove votazioni indette dal Garante Beppe Grillo - unico organo in grado oggi di convocare gli iscritti - per individuare un guida collegiale al posto del decaduto presidente e capo politico Giuseppe Conte». E non solo. Perché Rousseau denuncia «modelli di gestione approssimativi e dilettantistici».