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Donald Trump
Donald Trump ha scelto il suo social, Truth, per rilanciare un barlume di ottimismo sul negoziato più complesso del panorama internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha commentato gli sviluppi dei colloqui di Ginevra tra Washington, Kiev e i rappresentanti europei, scrivendo: «È davvero possibile che si stiano compiendo grandi progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina? Non ci crederò finché non lo vedrò, ma sembra stia accadendo qualcosa di molto buono. Dio benedica l’America!».
Un messaggio che arriva all’indomani dell’incontro svizzero, descritto dalla Casa Bianca come «costruttivo». Secondo Washington, la delegazione ucraina avrebbe riconosciuto che «l’ultima bozza del piano riflette gli interessi nazionali» e introduce «meccanismi credibili per salvaguardare la sicurezza dell’Ucraina». Le due parti hanno definito un «quadro di pace aggiornato e affinato», pur ammettendo che restano diversi passaggi da completare prima di arrivare a un’intesa definitiva.
Il piano targato Trump, infatti, continua a sollevare dubbi pesanti. La proposta iniziale prevedeva rinunce territoriali da parte di Kiev, limiti alle capacità delle forze armate e l’esclusione del Paese dall’ingresso nella Nato. Fattori che hanno alimentato tensioni in Europa e irritazione a Kiev, anche se la Casa Bianca insiste sulle «garanzie solide» e sul coinvolgimento finanziario della Russia nella ricostruzione. Per entrambe le delegazioni, però, qualsiasi accordo futuro «dovrà rispettare pienamente la sovranità ucraina e garantire una pace sostenibile e giusta».
Intanto Trump, oltre al fronte diplomatico, rilancia anche la sua agenda economica. Sempre su Truth, il presidente ha rivendicato i risultati dei dazi lineari imposti ai partner commerciali, sostenendo che gli Stati Uniti «stanno già incassando centinaia di migliaia di dollari», e che i benefici aumenteranno quando verranno smaltite le scorte accumulate nei mesi scorsi. Secondo l’inquilino della Casa Bianca, gli introiti «schizzeranno alle stelle» e garantiranno ulteriore sicurezza nazionale.
Trump ha poi puntato il dito contro chi critica la sua politica commerciale: «Serve interessi stranieri ostili», ha scritto, ribadendo che gli Stati Uniti sono «il Paese più caldo del mondo» e che i dazi contribuiranno a «rendere di nuovo grande l’America». Ora attende con attenzione la decisione della Corte Suprema sulla legittimità dei poteri emergenziali utilizzati per introdurre le tariffe: una questione che definisce «urgente e attuale».


