PHOTO
Vertice Usa-Ue-Kiev a Ginevra
I contatti diplomatici tra Stati Uniti, Unione europea e Ucraina entrano in una fase cruciale, con il piano di pace Ucraina al centro delle consultazioni che si sono svolte a Ginevra. La delegazione americana, guidata dal segretario di Stato repubblicano Marco Rubio, ha incontrato i rappresentanti europei e ucraini per lavorare a una nuova bozza capace di avvicinare le posizioni ancora distanti tra i partner occidentali e Kiev. L’obiettivo è arrivare a un testo condiviso già nei prossimi giorni, con l’ambizione, emersa proprio da Washington, di chiudere idealmente entro giovedì.
Il confronto è partito dalla proposta elaborata dall’amministrazione Trump, che aveva incontrato resistenze sia a Bruxelles sia da parte del presidente Volodymyr Zelensky. Per questo i Paesi europei si sono presentati a Ginevra con una controproposta articolata in ventotto punti, suscitando apertura da parte degli Stati Uniti e consentendo, secondo la Casa Bianca, di registrare «un significativo passo avanti» nei lavori.
La dichiarazione diffusa al termine delle consultazioni non lascia spazio a dubbi sulla linea americana: qualsiasi accordo dovrà garantire «il pieno rispetto della sovranità dell’Ucraina«. È questo il punto cardine attorno al quale si sviluppano le trattative, insieme alla definizione di «meccanismi credibili e applicabili» per tutelare la sicurezza del Paese aggredito nel 2022. Nella nota congiunta si sottolinea come la delegazione ucraina abbia espresso apprezzamento per l’ultima bozza, ritenuta più vicina agli interessi nazionali e agli obiettivi strategici di Kiev.
La sensazione, filtrata da fonti diplomatiche, è che il confronto stia portando a un progressivo allineamento delle posizioni. La Casa Bianca parla infatti di consultazioni «estremamente produttive», mentre è stato già redatto un quadro di pace «aggiornato e perfezionato», segnale evidente di un lavoro che procede con intensità. Stati Uniti e Ucraina si sono impegnati a proseguire il coordinamento nei prossimi giorni, mantenendo un contatto costante con i partner europei per affinare ulteriormente il testo.
Resta ora al livello politico la responsabilità delle scelte finali. Saranno Donald Trump e Volodymyr Zelensky a valutare l’impianto complessivo dell’accordo e a decidere i passi successivi.


