Quello di domani sarà un Primo maggio di piazza e di governo quello che si annuncia per domani. Il Consiglio dei ministri convocato alle ore 10 è stato posticipato alle ore 11, lo rendo noto Palazzo Chigi. All’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani l’approvazione del pacchetto di misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute. Un appuntamento molto criticato dai sindacati. Ieri il leader della Cgil, Maurizio Landini, ospite a “Le parole” su Raitre, ha detto chiaramente: «Trovo singolare che non ci sia stata in questi mesi la possibilità di discutere con noi di nulla e poi veniamo convocati di domenica sera per spiegarci quello che faranno il giorno dopo al Consiglio dei ministri. Non è questo il metodo rispettoso di confrontarsi con le organizzazioni sindacali».

Landini ha criticato duramente le parole di Giorgia Meloni: «Ho sentito la presidente del Consiglio dire che loro lavorano mentre gli altri fanno festa….Io credo che questo sia un modo sbagliato di affrontare, di riconoscere e di rispettare quelli che lavorano e giustamente hanno il 1 maggio come festa, che nasce anche come giornata di liberazione dei lavoratori», ha aggiunto Landini. «Vorrei ricordare- conclude il Segretario della Cgil - che è tornata festa nel nostro Paese nel 1947 quando si è abbattuto il Regime fascista che guarda caso aveva abolito la festa dei lavoratori».

Nel merito del provvedimento, le valutazioni sono altrettanto severe. Il leader della Uil parla di «piccole cose», di «misure spot» a fronte di una «situazione grave con le persone che hanno perso potere d’acquisto per una mensilità». Allarme che lancia anche Landini, visti i «salari falciati dall’inflazione», mentre Sbarra invoca un nuovo “accordo Ciampi” contro la spirale inflazionistica. Date le premesse, dunque, non si preannuncia un tradizionale primo maggio e, peraltro, la manifestazione, che quest’anno i sindacati hanno voluto dedicare alla Carta Costituzionale in occasione dei 75 anni della sua entrata in vigore, sarà occasione per rilanciare la mobilitazione che si articolerà nelle prossime settimane. Cgil, Cisl e Uil hanno indetto, infatti, tre manifestazioni interregionali che si svolgeranno il 6 maggio a Bologna, il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli.

Per domani, quindi, si preparano piazze molte calde. I leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri saranno a Potenza, la piazza scelta quest’anno per la tradizionale celebrazione del Primo Maggio. Roma ospiterà nel pomeriggio, in piazza San Giovanni, il classico Concertone: nove ore di musica dal vivo e circa cinquanta artisti. Un appuntamento ultratrentennale salutato ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Auguro - ha detto - una giornata serena e festosa ai giovani al Concertone di piazza San Giovanni a Roma. La musica sottolinea anche la connessione di speranza tra le parole “lavoro” e “pace”».

Altra piazza di celebrazioni del Primo maggio è quella di Napoli. Città scelta dall’Ugl, che chiede «una nuova stagione della contrattazione per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni e incoraggiare processi di partecipazione dei lavoratori

alla gestione delle imprese». A Napoli scende in piazza anche la Confsal all’insegna dello slogan "Il lavoro quale futuro”.