Si è conclusa con l'intercettazione dell'ultima imbarcazione la missione della Global Sumud Flotilla che tentava di rompere il blocco marittimo israeliano sulla Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, la nave «Marinette», che aveva riportato problemi meccanici ed era rimasta indietro rispetto alla flotta principale di 41 navi, è stata abbordata dalla Marina israeliana. Le riprese della diretta streaming hanno mostrato le truppe dell'unità commando navale Shayetet 13 salire a bordo dell'imbarcazione, portando a 42 il numero totale di navi prese in consegna.

Intanto, la portavoce della delegazione italiana della Flotilla, Maria Elena Delia, parlando a margine del corteo di solidarietà a Roma, ha aggiornato sulla sorte degli attivisti fermati mercoledì sera. «Da quello che ci dice la Farnesina gli attivisti stanno tutti bene, solo che in questi giorni, essendoci stati i festeggiamenti di Yom Kippur in Israele, le pratiche per l'espulsione saranno un po' più lente». L'attivista ha però attaccato il Governo, sostenendo che i partecipanti alla spedizione siano «detenuti per non avere fatto nulla, illegalmente, questo dobbiamo ricordarcelo» e ha concluso con una nota polemica verso la maggioranza: «noi abbiamo saputo dal nostro ministro degli Esteri che il diritto internazionale conta fino a un certo punto, quindi speriamo che per tutti gli altri il diritto internazionale invece conti».

La smentita di Crosetto: «Tutto falso» il retroscena sulla Difesa

A innescare una dura polemica politica è stato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha smentito un articolo di retroscena pubblicato su un quotidiano italiano, il quale parlava di un presunto diverbio con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla gestione del dossier Flotilla da parte della Difesa.

«Oggi ho scoperto che uno dei principali quotidiani italiani pubblica un retroscena, firmata da Gio. Vi., totalmente falso. È uno di quei retroscena fatti per riempire un buco in pagina o un'assenza di notizie o per pungolare citando un gossip. [...] In questo caso no, è tutto falso, non vero, inventato. Tutto», ha scritto Crosetto su X.

Il Ministro ha poi fornito i dettagli sul dialogo con la premier per smontare la tesi del conflitto: «Bastava che questo Gio. Vi. avesse avuto il buon senso di chiedere a qualcuno, di provare a informarsi da persone vicine alle fonti, prima di scrivere una cosa totalmente falsa, e smontabile in un secondo, che riguarda il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa».

Crosetto ha documentato lo scambio con Meloni, iniziato con messaggi WhatsApp alle «3 del mattino, ora di Tallin» del 24 settembre, subito dopo l'attacco con droni ad alcune imbarcazioni. Il Ministro ha precisato che «alle 3,59 il giro l'analisi del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Portolano. Alle 4,24 le invio l'analisi giuridico-legale fatta dalla Marina Militare». Ha aggiunto che il confronto è proseguito con «centinaia i messaggi tra me e lei per seguire le evoluzioni, prevenire problemi, confrontarci sulle preoccupazioni». Crosetto ha infine etichettato come «stranezza» la citazione dei vertici di Fratelli d'Italia che non sarebbero stati informati, commentando: «Come se i ministri fossero tenuti a informare i vertici di un partito delle scelte istituzionali. No comment».

Nel frattempo, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la priorità del Governo sulla gestione diplomatica del fermo degli italiani: «Intanto facciamo ritornare gli italiani a casa, poi vedremo tutto il resto», ha risposto a chi gli chiedeva se fosse prevista una reazione diplomatica formale nei confronti di Israele, come la convocazione dell'ambasciatore a Roma.