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«Le recenti dichiarazioni di Beppe Grillo sfiduciano il processo. È essenziale per la vita democratica del Paese che i processi, e quelli per violenza sessuale anzitutto, si svolgano al riparo da indebite pressioni mediatiche». Lo scrive la Giunta dell’Anm, sottolineando che «i magistrati di Tempio Pausania sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio, garantiti dalla propria professionalità, nel rispetto dei diritti di tutti, degli imputati, che devono essere assistiti dalla presunzione di innocenza, e della denunciante, la cui dignità va tutelata». Intanto si inasprisce la polemica scoppiata a seguito del video pubblicato da Beppe Grillo a difesa del figlio Ciro, accusato di violenza sessuale. Anna Macina, sottosegretario alla Giustizia del partito pentastellato, in un’intervista al Corriere della Sera ha attaccato Giulia Bongiorno, avvocato difensore della ragazza che ha denunciato il figlio del garante dei 5 Stelle (oltre che senatrice della Lega). Macina ha dichiarato che, in questa vicenda, «non si capisce se Bongiorno parla da difensore o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore». Le parole del sottosegretario 5 Stelle hanno suscitato l’ira della Lega che ne ha chiesto le immediate dimissioni, rivolgendo un appello anche alla ministra della Giustizia Cartabia affinché intervenga nella questione. La stessa Bongiorno ha qualificato come «gravissime» le parole di Macina e ha annunciato iniziative in sede giudiziaria. Dal Movimento 5 Stelle, invece, arrivano parole di solidarietà verso Macina che, come afferma l’esponente pentastellato Perantoni, nell’intervista ha espresso «domande e dubbi del tutto legittimi».