Il 12 aprile l’avvocato Ilaria Salamandra, salita alle cronache perché le è stata rigettata una richiesta di legittimo impedimento per stare accanto al figlio in ospedale, così scriveva alla Sezione II penale del Tribunale di Roma: “premesso che è fissata in data 14 aprile l’audizione di testimoni, nell’ambito del procedimento penale [Oscurato, ndr]”, “che il proprio figlio primogenito è seguito sin dalla nascita dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma”, “che al controllo periodico del 23 febbraio” veniva prescritto un esame delicato per il quale “dovrà essere accompagnato dalla madre, genitore di riferimento che lo segue sin dalla nascita” nel percorso medico, ed “entrambi dovranno essere nella sede di Palidoro per le ore 7:30 del mattino”, “che la scrivente ha provato a chiedere lo spostamento della data fissata per l’esame diagnostico, ma lo stesso sarebbe stato differibile soltanto dopo l’estate”; CONSIDERATO che la scrivente non può avvalersi di sostituti processuali in ragione della delicatezza delle imputazioni, nonché del rapporto fiduciario conferitole dal sig. [Oscurato, ndr], particolarmente provato, a livello emotivo e fisico, dalla pendenza del presente giudizio; Tanto premesso e considerato, l’avvocato Ilaria Salamandra rispettosamente avanza ISTANZA Affinché l’Ecc.Mo Tribunale di Roma, considerato come assoluto, legittimo e tempestivamente comunicato l’impedimento a comparire all’udienza del 14 aprile 2023, Voglia disporre il rinvio della celebrazione della prima udienza ad altra data”. L’avvocato Salamandra nella sua email allega anche il referto di un esame e una email di una dottoressa.

Probabilmente ora sarà investito della questione l’Ordine di appartenenza dell’avvocato per eventualmente trasmettere una segnalazione al Consiglio Giudiziario del distretto chiamato a fare le valutazioni di professionalità dei magistrati. Ma intanto l’avvocato Salamandra ha già ricevuto la solidarietà dal Coa di Roma, dal Cnf e dalla Camera Penale di Roma, dell’Ocf.