Dopo i due tavoli di trattativa andati a vuoto in settimana, i benzinai si preparano allo sciopero di 48 ore mercoledì e giovedì, mentre il governo prova a scongiurarlo. 

Impresa che non sembra facile, visto che tutti gli appelli di esponenti di spicco dell’esecutivo, dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro delle Imprese, Adolfo Urso, sono andati a vuoto. 

Proprio Urso ha parlato dellosciopero come di «una decisione che danneggia i cittadini», intervistato da Maria Latella su Radio 24 a Il caffe della domenica.

«C'è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finché non ci sarà un riordino del settore», ha assicurato il ministro, parlando di «zone d'ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà», la stragrande maggioranza dei gestori.

Non solo. A proposito della controversa misura di obbligare i distributori ad esporre un cartello con i prezzi medi del carburante, Urso ha ribadito come «l’esposizione del cartellone aiuterà i consumatori a scegliere», cosi' come l’App gratuita che verrà creata per permettere ai cittadini di individuare nella loro area la pompa di benzina più conveniente.

Per quanto riguarda la questione della accise, il ministro ha sottolineato come quella di non riproporre il taglio sia stata «una scelta ben precisa del governo». «La riduzione delle accise è stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti – ha detto – Noi abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose».