«Io credo che le tre riforme debbano andare di pari passo. La riforma della giustizia, che non è solo la separazione delle carriere ma anche la riforma della giustizia civile, è veramente urgente, non solo per garantismo ma perché i processi lumaca ci costano il 2-3 per cento del Pil. Una giustizia giusta e rapida è efficace nell'attirare investimenti. Certo, ci vuole una accelerazione e abbiamo posto il problema. Le parole di Crosetto spingono a questo. Con una riforma fatta bene si cancellano tutti i dubbi, tutti i sospetti di invasione di campo, e questo dovrebbe essere anche nell'interesse dei magistrati. Va fatta, facciamola». Lo ha detto al Quotidiano Nazionale il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Noi guardiamo ad un centrodestra europeista, con una coalizione tra liberali, conservatori e popolari che è poi quella che mi ha permesso di diventare presidente del Parlamento Europeo - aggiunge Tajani - Le alleanze europee non fanno parte del programma di governo e del resto i partiti che fanno parte del governo Meloni appartengono a famiglie diverse. C'è una differenza sostanziale tra quello che dicono la Lega e in Europa partiti come Alternative fur Deutshland. In Italia lavoriamo bene insieme, ma non possiamo pensare di fare lo stesso in Europa con partiti come quello di Wilders o la Le Pen perché le distanze sono troppo grandi. Per contare in Europa l'Italia ha bisogno del Ppe e quindi di una Forza Italia forte. Guardiamo quel che è successi sul packaging: si è vinto perché Forza Italia ha lavorato di sponda con il Ppe».

«Ho qui con me un sondaggio che oggi ci stima al 10%. Ma tutti ci danno in crescita - prosegue il vice ministro del Consiglio - Sono convinto che riusciremo a raggiungere e superare questo obiettivo. I risultati del tesseramento sono sorprendenti, stiamo facendo i congressi in tutta Italia e stanno andando benissimo. Tante persone si sono avvicinate a noi, penso a Letizia Moratti, al regista Pupi Avati, all'oncologo Francesco Cognetti, che saranno parte della nuova consulta della segreteria di Forza Italia, che, guidata da Letizia Moratti, avvicinerà e coinvolgerà nell'impegno pubblico semplici cittadini, esponenti delle professioni, delle realtà economico-produttive, della finanza, della cultura, del sociale e del volontariato, restie all'impegno politico più diretto, ma disposte a dare un contributo civico, da indipendenti, all'elaborazione di proposte, progetti, programmi. Dandoci delle idee, stimolando il nostro dibattito e aiutandoci a programmare il futuro dell'Italia. La sfida non è di andare a cercare i voti degli altri partiti di centrodestra, ma recuperare l'astensionismo e allargare al centro l'area del centrodestra».