Il corpo di una bambina è stato recuperato a metà mattinata dalle acque di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Il corpo della piccola era già stato individuato nella tarda sera di sabato. Il bilancio del naufragio sale ufficialmente a 72 vittime.

Tajani spiega la decisione di fare il Cdm a Cutro

«Giovedì saremo a Cutro in Calabria per il Cdm come segno di attenzione e vicinanza». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla Farnesina alla riunione plenaria degli ufficiali esperti della Guardia di finanza in servizio all'estero.

Rifondazione comunista: «Piantedosi alla sbarra»

«Non solo le dichiarazioni vergognose delle prime ore ma, ogni giorno che passa emergono elementi di misero cinismo politico come causa della strage di Cutro - dichiarano in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione, per il Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mentre il nostro partito si prepara a partecipare alla manifestazione promossa dalle Ong e dal Terzo Settore per sabato 11 marzo a Cutro».

Proseguono gli esponenti del partito: «Nel frattempo abbiamo dato mandato ai nostri legali di predisporre un esposto alla Procura della Repubblica affinché siano perseguiti tanto i responsabili istituzionali quanto l'intera catena di comando che, non rispettando le leggi del mare e le convenzioni internazionali, ha di fatto provocato la morte di almeno 70 persone, in gran parte donne e bambini, in fuga da guerre e catastrofi ambientali. Lo presenteremo nei prossimi giorni, consapevoli che non saremo i soli a farlo. Sentendo le dichiarazioni ipocrite del governo, che da una parte si riunisce nei pressi del luogo della strage ma, contemporaneamente, minaccia ulteriori strette che saranno foriere di altri lutti».

«Laddove la politica non vuole produrre cambiamenti, non ci accontentiamo di chiedere le dimissioni dei ministri - non solo dell'interno ma anche della difesa e dei trasporti - ma chiediamo che in tribunale venga fatta giustizia. E pretendiamo che i sopravvissuti, oggi costretti nelle brande fatiscenti di un Centro per richiedenti asilo a Crotone, possano avere verità, giustizia e quella protezione per cui hanno rischiato la morte. Che finiscano alla sbarra i mentitori di Stato e lascino definitivamente gli incarichi che, come altri loro predecessori, di diverso colore politico, hanno indegnamente ricoperto».