Prima di qualsiasi analisi sulle imminenti Regionali, il commissario del Pd calabrese, Stefano Graziano, aspetta che l’editore Florindo Rubettino «sciolga la riserva» sulla sua candidatura. Perché dopo settimane di polemiche e lotte intestine, il centrosinistra potrebbe aver trovato la quadra con un candidato civico.

Rubbettino ha voluto incontrare il segretario del Pd Nicola Zingaretti prima di sciogliere la riserva sulla sua eventuale candidatura alla presidenza della Regione Calabria. Come si è arrivati a convergere sul suo nome?

Florindo Rubbettino non è un esponente del Partito democratico, proviene da un'altra storia, quella del civismo e dell'associazionismo. Mondi e storie che gli hanno chiesto di candidarsi alla presidenza della Regione per dare un segnale forte di cambiamento. Ha voluto incontrare il segretario Zingaretti per confrontarsi col partito che in Calabria ha manifestato più volte la volontà di aprire una nuova stagione. Ora ha chiesto qualche giorno per riflettere. Se rispondesse sì avrebbe il nostro sostegno, essendo una personalità di assoluta qualità.

Tra i sostenitori di Rubbettino c'è l'ex governatore e più volte ministro Agazio Loiero.

Credo non sia stimato solo da Loiero. Rubbettino è molto amato dal mondo cattolico, da quello imprenditoriale e da quello professionale. È un editore che dispensa cultura, un uomo di assoluto prestigio.

Alcuni circoli calabresi del Pd rimproverano a Rubbettino di essersi candidato in passato con una lista civica di centrodestra...

Mi pare evidente che quando si parla di liste civiche è abbastanza complesso affibbiare colori politici. Stiamo parlando di Comuni di 2 mila abitanti. Critiche di questo tipo segnalano incapacità di leggere una fase complessa superabile solo col rinnovamento.

Ma perché il governatore uscente Mario Oliverio non può più essere il candidato del Pd?

Lo abbiamo già spiegato a lui decine di volte e ripetuto nel corso delle riunioni con gli organismi dirigenti: si è rotto il rapporto tra il governatore e l'opinione pubblica. Inoltre, c'è bisogno di allargare il campo, includendo il mondo civico, e Oliverio non è la persona giusta a interpretare questa necessità. Non c'è altro motivo.

Oliverio ha detto che Zingaretti si fa dettare l'agenda da Gratteri.

Oltre a essere falsa e di pessimo gusto, quest'affermazione non fa onore alla sua storia politica.

E se il governatore uscente si candidasse comunque?

Per farlo deve uscire dal Pd. E se decidesse di candidarsi contro il suo partito si assumerebbe la responsabilità di fa vincere la destra salviniana in Calabria.

È tramontata definitivamente l'ipotesi di allearsi col Movimento 5 Stelle in Calabria?

Crediamo che sul civismo possano esserci ancora margini per un'intesa. Rubbettino non è il nostro candidato, è espressione del civismo e i 5 Stelle potrebbero anche convergere su una candidatura di questo tipo. Ma la scelta politica tocca a loro. Io credo che se condividi un governo nazionale dovresti lavorare per trovare soluzioni omogenee in tutta Italia, davanti a un centrodestra che si compatta. Non farlo sarebbe un errore.

Ci sono contatti tra Pd e M5S in Calabria?

Potrebbero esserci a livello nazionale. Ma la nostra priorità, per ora, è attendere che Rubbettino sciolga la riserva.