«Si tratta di un provvedimento estremamente motivato, sono stati valutati tutti gli elementi puntualmente presentati dalla difesa e dalle autorità giudiziarie che hanno avuto un ruolo in questa vicenda». Così il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ieri sera a Menabò, su Radio 1, commentando la decisione del ministro Guardasigilli, Carlo Nordio, di respingere l'istanza di revoca del regime 41 bis presentata dai legali di Alfredo Cospito.

«Le motivazioni sono sintonizzate alla possibilità che la revoca del 41 bis possa consentire contatti con l'esterno. La pericolosità - ha sottolineato Sisto - è anche all'interno delle ragioni della detenzione di Cospito. Il 41 bis è un regime speciale, particolare, che tende appunto ad impedire il rischio di comunicazioni tra il detenuto, ritenuto già di per se stesso pericoloso, e l'esterno».

Riferendosi poi allo stato di salute del detenuto Sisto ha aggiunto: «È chiaro che vi è anche una parte del provvedimento che fa riferimento alle condizioni di salute per Cospito, facendo presente che tutte le forme di assistenza debbano essere necessariamente garantite, come sono state ad oggi garantite ma, in qualche maniera, si dice che le condizioni di salute, che derivano poi da uno sciopero della fame da lui attuato dal 20 ottobre 2022, non possono ritenersi capaci di incidere sulla sua pericolosità sociale e quindi legittimano la non revoca del 41 bis».

Infine, commentando la notizia della decisione della difesa di Cospito di presentare ricorso contro la decisione di Nordio il viceministro ha affermato: «È una facoltà legittima che ciascuno può e deve esercitare se ritiene che il provvedimento non sia conforme alle regole. Se devo esprimere un giudizio su questo provvedimento del ministero mi sembra che sia stato perfettamente adempiente. Voglio soltanto ricordare che poteva anche non decidere ma ha preferito decidere, assumersi una responsabilità con un provvedimento che, a mio avviso, - la conclusione di Sisto - percorre tutti i quadranti, diciamo così, perché si possa parlare di un provvedimento motivato».