Sì alle alleanze locali con il Pd e anche al Mes, se vengono tolte le condizioni, e ok ai voti di Forza Italia. E' la posizione del sottosegretario 5 Stelle all'Interno Carlo Sibilia, intervistato dal Corriere della Sera. "Se uno ha un accordo nazionale, è un controsenso non trovare una quadra sul territorio", osserva Sibilia. "Spero si trovi una sintesi, altrimenti sarebbe complicato spiegarlo agli elettori. Certo, non solo dove serve al Pd". Sul Mes "siamo sempre stati contrari perché ci sono clausole dannose. Se siamo certi che non ci sono più, è chiaro che le difficoltà si superano. Non si chiamerebbe neanche Mes. Per questo - spiega Sibilia - serve cambiare un regolamento e un trattato internazionale. Se si farà, nessuno sarà così ingenuo da non usarlo. Ma se il Mes è una figata pazzesca, perché nessuno ci si è buttato a capofitto? Prima pagare moneta, poi vedere cammello. Per ora concentriamoci sul recovery fund". In merito a Forza Italia, "finora non c'è stato bisogno dei loro voti, ma non sarebbe uno scandalo accettarli sui nostri temi", rileva l'esponente M5s. "FI è più costruttiva della Lega, che è stata l'unica a votare no all'aumento stipendiale per i vigili del fuoco". Sibilia dice no all'abolizione dei decreti sicurezza: "I tempi non lo consentono. Un decreto blindato con le sacrosante modifiche chieste dal Quirinale sarebbe facile. Se si vuole di più, se ne occupi il Parlamento". Il sottosegretario si mostra contrario anche all'accelerazione sugli Stati generali del Movimento e il cambio di leadership chiesti da Di Battista: "Non mi sembra il momento di guardarsi l'ombelico".