La squadra è al completo, la minoranza non è d’accordo, ma acconsente. Si è concluso così il lento peregrinare della nuova segreteria del Pd, ufficializzata da Elly Schlein in diretta Instagram con tanto di ammissione di colpa per essere andati «effettivamente un po’ lunghi coi tempi». Ventuno nomi, undici uomini e dieci donne, compongono il nuovo Nazareno. Prima dell’elenco, Schlein ha parlato delle condizioni di salute del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, facendo «un grande augurio di pronta guarigione perché possa superare questo momento di difficoltà e riprendersi al più presto».

Poi, la segreteria. «Abbiamo cercato di costruire una squadra molto solida basta su rinnovamento, apertura e competenze specifiche, guardando anche all’esterno - ha spiegato Schlein - Sono stati giorni di riflessione, non è mai facile fare delle scelte ma questo è solo l’inizio, non mancherò di individuare le modalità perché tutte le competenze nel tempo vengano valorizzate». In ordine alfabetico ecco Alessandro Alfieri, senatore della minoranza che seguirà le riforme e il Pnrr, argomento sul quale nelle prossime settimane ci sarà da dialogare a stretto giro con il governo. Poi Davide Baruffi, uomo di fiducia di Stefano Bonaccini e sottosegretario in Emilia-Romagna, che si occuperà di Enti locali. Ruolo fondamentale sarà quello di Marta Bonafoni, nuova coordinatrice della segreteria e titolare anche per il terzo settore e l’associazionismo.

Sarà invece Stefania Bonaldi, ex sindaca di Crema, la titolare del dossier su pubblica amministrazione, professioni e innovazione mentre l’agenda 2030, il clima, la green economy e la conversione ecologica saranno nelle mani dell’ingegnere ambientale Annalisa Corrado, ex portavoce di green Italia. Alfredo D’Attorre si occuperà di università e Marco Furfaro, molto vicino alla segretaria, sarà il responsabile delle iniziative politiche e avrà in mano il dossier sul contrasto alle diseguaglianze, il welfare e le politiche sociali. A Maria Cecilia Guerra le politiche del lavoro, mentre Camilla Laureti, eurodeputata, seguirà le politiche agricole. La consigliera comunale di Reggio Emilia Marwa Mahmoud si occuperà di formazione politica mentre Pierfrancesco Majorino, assessore al comune di Milano, avrà la delega alle politiche migratorie e, novità assoluta, al diritto alla casa. Alla deputata Irene Manzi le questioni legate a scuola, educazione dell’infanzia e istruzione mentre Antonio Misiani, già nominato commissario in Campania, avrà il dossier economia, finanze, imprese e infrastrutture.

Tra i pezzi da novanta anche Giuseppe Provenzano, che si occuperà di Esteri, Europa e cooperazione internazionale. Un ruolo importante, ha sottolineato Schlein, «anche alla luce dell’invasione criminale di Putin nei confronti dell’Ucraina», un passaggio che alla minoranza bonacciniana avrà fatto certamente piacere. Spazio poi a Vincenza Rando, per il contrasto alle mafie, la legalità e la trasparenza, e a Sandro Ruotolo sul tema informazione, culture e memoria. «Siamo preoccupati per la salvaguardia del pluralismo nel nostro sistema di informazione», ha sottolineato la segretaria. Marco Sarracino, uomo forte di Schlein a Napoli e nel Mezzogiorno, si occuperà di coesione territoriale, Sud e aree interne, un tema delicato anche viste «le forzature del governo come l’Autonomia differenziata e data la mancanza di un piano di rilancio per il sud». Un altro tema sul quale Schlein si è soffermata è la sanità, «visto che il governo nella sua prima manovra non ha messo un euro sulla sanità pubblica».

Sarà Marina Sereni a occuparsi di questo e del diritto alla salute, mentre l’ex capogruppo alla Camera, Deborah Serracchiani, avrà in mano la questione Giustizia. Igor Taruffi sarà il responsabile organizzazione del partito, mentre Alessandro Zan si occuperò di diritti. «Non possiamo dare per scontata nessuna conquista in questa materia - ha commentato Schlein - Ce ne sono molte che mancano all’appello e il governo vorrebbe fare dei passi indietro su questo terreno e noi non lo permetteremo». In segreteria siederanno come membri di diritto anche il coordinatore o la coordinatrice dei sindaci e quello o quella dei segretari regionali, mentre saranno invitati permanenti la portavoce della conferenza delle democratiche e il o la portavoce dei giovani democratici. Schlein ha anche annunciato la costituzione di alcuni dipartimenti tematici, che saranno messi in piedi nelle prossime settimane.

Ma alcuni sono già pronti, e quindi ecco Mauro Berruto allo sport, Annarosa Pesole alla transizione digitale e ai big data e Jacopo Melio all’inclusione e all’abbattimento di ogni barriera, «che sia architettonica, fisica, culturale o mentale», ha specificato la segretaria. Giovanni Gaspare Righi sarà il capo della segreteria, mentre Flavio Alivernini continuerà a fare da portavoce e sarà anche il responsabile comunicazione del partito. «Questa è una squadra di grande qualità soprattutto se confrontata con chi è oggi al governo - ha concluso Schlein - continueremo a essere un problema per Giorgia Meloni».