Elly Schlein è caduta in una «mezza trappola», quando ha portato il saluto del Pd alla manifestazione del Movimento 5 Stelle. Lo dice Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd che in una intervista al Corriere della Sera rileva: «Il congresso ha definito una leadership, ma dobbiamo avere un progetto per vincere le Europee, coinvolgendo tutto il gruppo dirigente, incluso Alessio D'Amato». Schlein ha sbagliato ad andare nella piazza della manifestazione organizzata da Conte? «No - ha risposto il sindaco di Pesaro - noi dobbiamo trovare un modo di coordinarci con le opposizioni. Altrimenti Meloni farà quello che vuole. Nel prossimo futuro si vota anche per eleggere i sindaci di cinquemila Comuni e in alcune Regioni. E' giusto che la segretaria tessa una tela su temi specifici".

La segretaria del Pd «ha tentato, portando un saluto, di dare un segnale distensivo. Ma dopo il suo passaggio, in quella piazza convocata contro la precarietà, è successo di tutto. Dal loro palco, Moni Ovadia ha detto cose sulla guerra e sulla Nato inaccettabili. Beppe Grillo ne ha dette altre che lasciano sbigottiti. Così guastano il nostro lavoro unitario».

Per Ricci dunque si è stata tesa alla Schlein«una mezza trappola. I discorsi fatti da quel palco fanno pensare che quel lavoro di avvicinamento qualcuno abbia voluto sabotarlo». Il coordinatore dei sindaci del Pd ha affrontato anche il tema della cancellazione del reato di ufficio prevista nella riforma della giustizia: «Sono dieci anni - ha ricordato Ricci - che i sindaci chiedono una modifica radicale dell'abuso d'ufficio. Se a cancellarlo è un governo di destra, non per questo possiamo dirci contrari. La lotta alle diseguaglianze, per l'ambiente e per il lavoro nel Pd, è già a fuoco, quella per la semplificazione ancora non lo è. In direzione dovremo aprire una nuova fase costituente».