«La Presidenza del Consiglio informa di avere in data odierna dato incarico all'Avvocatura dello Stato perché revochi la propria costituzione di parte civile nel processo penale cosiddetto “Ruby ter” a carico - fra gli altri - del Sen. Silvio Berlusconi. La costituzione era stata disposta nel 2017 dal Governo Gentiloni, un Esecutivo a guida politica, in base a una scelta dettata da valutazioni sue proprie, in un momento storico in cui non erano ancora intervenute pronunce giudiziarie nella medesima vicenda». Lo rende noto Palazzo Chigi.

«La formazione, avvenuta nell'ottobre 2022, di un nuovo governo, espressione diretta della volontà popolare, determina una rivalutazione della scelta in origine operata. Ciò appare tanto più opportuno alla stregua delle assoluzioni che dapprima la Corte di Appello di Milano con sentenza del luglio 2014, divenuta irrevocabile, poi il Tribunale di Roma con sentenza del novembre 2022 hanno reso nei confronti del Sen. Berlusconi in segmenti della stessa vicenda», si legge nel comunicato della Presidenza del Consiglio.