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licia ronzulli forza italia
«Intervengo a titolo personale, non nascondendo un certo travaglio nel dover sottolineare l’unico aspetto che ritengo negativo di un provvedimento condivisibile sotto tutti gli altri punti di vista: l’aver inserito la tutela della salute pubblica in un decreto che tratta di giustizia. La mia storia e quella delle battaglie condotte da Forza Italia fin dall’inizio della pandemia, sempre in nome della scienza e della verità, meritano una riflessione». A parlare è la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli intervenendo in discussione generale sul Dl Rave, che contiene anche la norma sul reintegro dei medici No-Vax, degli infermieri e dei professionisti sanitari no vax e sospende le sanzioni già comminate. «Siamo stati noi ad ispirare, con una mia proposta di legge, il decreto del governo Draghi in materia di obbligatorietà dei vaccini per gli operatori sanitari. È una battaglia - ha proseguito - che ho combattuto per la tutela della salute dei cittadini e per la sicurezza del servizio sanitario e che mi è costata incomprensioni e minacce. Tutti noi ci auguriamo che un evento drammatico e dirompente come la pandemia non si ripeta più. Ma se così non dovesse essere, avallare oggi il reintegro del personale sanitario che non si è sottoposto a vaccinazione significherebbe creare un pericoloso precedente». «Con l’articolo 7 di questo decreto, noi legislatori stiamo dicendo ai sanitari che si sono vaccinati che avrebbero anche potuto non farlo. Non posso dire sì al reintegro di chi ha deciso di non sottoporsi a vaccinazione, venendo meno a un codice etico e morale; non posso dire sì per coerenza e credibilità. Si tratta, lo ripeto, di una posizione che prescinde dalla collocazione politica e dalla lealtà incondizionata mia e di Forza Italia verso questa maggioranza e questo governo, che non sono e non devono mai essere messe in discussione. Per questo, con responsabilità, il gruppo di Forza Italia voterà in linea con la maggioranza, mentre io non parteciperò al voto sugli emendamenti all’articolo 7, né a quello sul provvedimento», ha concluso. Poco dopo la senatrice ha poi ribadito che si stratta di una «posizione personale»: «La maggioranza è sana, non certo a pezzi per il singolo voto di coscienza e di coerenza di un singolo senatore. Un concetto - ha chiarito l’esponente di Forza Italia - che ho chiaramente espresso nel corso del mio intervento, sottolineando che la lealtà incondizionata verso la maggioranza e il governo non possono e non devono essere messi in discussione da nessuno». «Un plauso a Licia Ronzulli che annuncia che non parteciperà al voto sul decreto Rave perché contenente la norma sul reintegro dei medici No-Vax. Un segnale di serietà in netta contrapposizione al Governo sovranista», commenta su Twitter Raffaella Paita, presidente del gruppo di Azione-Italia Viva al Senato. Mentre la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, trova «apprezzabile e coraggiosa la decisione» di Ronzulli, «ma quando una capogruppo prende una strada come questa, e lo fa con gli argomenti che la senatrice Ronzulli ha usato, ci si attende un minimo di coerenza politica almeno da parte della forza politica che si guida. Ci attendiamo dunque che Forza Italia non partecipi al voto in aula seguendo l’esempio della capogruppo Ronzulli. Ciò che è evidente è che le parole della Ronzulli raccontano di una maggioranza divisa e in difficoltà».